Gasperini spaventa l’Atalanta: “Mercato sottotono, se il progetto cambia non ha senso restare”
Ottavo posto in Serie A, sedicesimi di finale di Europa League contro il Borussia Dortmund e le semifinali di Coppa Italia contro la Juve da disputare. Un'altra super stagione per l'Atalanta di Gian Piero Gasperini che sta replicando quanto di buono fatto nella scorsa annata. Il tecnico però ha lanciato un messaggio perentorio alla società sul suo futuro, che a quanto pare è tutt'altro che sicuro nonostante un contratto con la Dea fino al 2020.
Gasperini potrebbe lasciare l'Atalanta
In un'intervista all' "Eco di Bergamo", Gasp ha evidenziato che la sua permanenza a Bergamo non è assicurata. Il motivo? Un cambio nelle strategie societarie: "Io sono qui perché un anno fa ho sposato il progetto di Antonio Percassi. Mi sono letteralmente tuffato nelle sue idee. Futuro? Io rimango se posso realizzare i desideri del presidente. Ma se le strategie cambiano, allora non ha senso restare".
Mercato sottotono per la Dea, Gasp non ci sta
Ma quali sono i cambiamenti poco graditi dal tecnico ex Genoa e Inter? Gasperini è chiarissimo e fa riferimento alle promesse della presidenza, con un progetto condiviso che nella realtà però non si è concretizzato: "Il progetto di Antonio Percassi diceva: 3 o 4 big e dentro i ragazzi del vivaio. Adesso non è così. E io non posso condividere". E nel mirino del classe 1958 c'è un calciomercato insoddisfacente che non ha rinforzato una rosa che deve lottare su 3 fronti: "Quest’Atalanta è molto forte, non ci sono dubbi, ma mi guardo intorno e vedo un mercato sottotono rispetto alla squadra. E non vedo lo scenario di un anno fa, nonostante il club in estate abbia fatto grandi investimenti".
Le ultime notizie di calciomercato su Gasperini
Il nome di Gasperini, alla luce dell'ottimo lavoro all'Atalanta, è finito nel mirino di diverse big del calcio italiano. Secondo quanto riportato da Calciomercato.com, Lazio, Napoli e Milan sarebbero interessate al tecnico che ha dimostrato di saper valorizzare anche i giovani con un ottimo amalgama con i calciatori più esperti. Tutto dipenderà però dal futuro di Inzaghi, Sarri e Gattuso: in caso di una partenza dei 3 allenatori, le rispettive società potrebbero giocare la carta a sorpresa Gasp