Gasperini sfida Brescia e Balotelli col Papu: “Unico, meritava una carriera da campione”
L'Atalanta è pronta alla sfida con il Brescia che si disputerà sabato 30 novembre. Un derby che appare come un testacoda da classifica con i bergamaschi a ridosso delle prime posizioni che valgono un posto in Europa e le Rondinelle che occupano il fanalino di coda, in piena crisi di gioco e di risultati. Un momento particolarmente felice per i nerazzurri che arrivano alla gara sulle ali dell'entusiasmo perché sono reduci dalla prima, storica, vittoria in Champions League.
Sarà una gara da non perdere, per dare continuità e cullare fino in fondo il sogno qualificazione che si potrebbe concretizzare all'ultima giornata e che può passare da una serie di risultati che diano fiducia al gruppo, iniziando dal derby lombardo con il Brescia. Per Gasperini sarà una partita fondamentale per ulteriori certezze e per chiedere ai giocatori più rappresentativi l'aiuto necessario per trascinare verso l'alto i più giovani e i meno esperti.
L'elogio del ‘Papu'
Tra i calciatori cui Gasperini si affida di più c'è sicuramente il ‘Papu' Gomez, l'uomo-chiave in campo e nello spogliatoio. Un rapporto ottimale tra giocatore e tecnico che si evince anche dalle prestazioni in campo e dal suo utilizzo continuo: "E' un calciatore completo, può giocare in più posizioni con grande efficacia e continuità perché sa giocare a calcio. Mi fa piacere abbia avuto questa consacrazione in una competizione come la Champions in cui lui sta molto bene"
Il ‘pericolo' Balotelli
Ma di fronte c'è il Brescia, di Balotelli. Perché probabilmente SuperMario tornerà a disposizione di Fabio Grosso proprio nella partita contro l'Atalanta. Un problema in più perché la voglia di riscatto e la rabbia cumulata in queste settimane potrebbero essere un'arma in più per il Brescia: "Non sta vivendo un grande momento, temiamo la loro disperazione nella classifica e nel momento che vivono, nella necessità di dover vincere la partita. Se ci sarà o meno Balotelli è un discorso che non apro, non è un mio problema: ci prepariamo a giocare sia con lui sia senza di lui"