Gascoigne: “Ho pensato di morire, mi sentivo cadavere”

E' tornato a casa dopo aver lottato tra la vita e la morte. L'alcol, la crisi, il ricovero e il coma, la ‘dura' fase di riabilitazione nella clinica Cottonwood di Phoenix, in Arizona (Stati Uniti). In un'intervista al The Sun Paul Gascoigne ripercorre gli attimi più bui delle sua vita. "Ho pensato di morire – racconta il 45enne ex giocatore – e non voglio che questo accada di nuovo. Mi sono sentito come morto". Ex calciatore di Newcastle, Tottenham, Lazio, Rangers ed Everton, ‘Gazza' è rientrato in Inghilterra da poco e ricorda quei momenti come li avessi dinanzi agli occhi. Dice di aver supplicato i medici. "Salvatemi la mia vita, ho detto loro che non volevo morire".
Situazione difficile, le cure lo hanno salvato per i capelli.
Mi sentivo un cadavere, un totale relitto. I medici dell'ospedale mi hanno detto che la mia situazione è la peggiore con cui loro abbiamo mai avuto a che fare nella loro vita professionale. E ora li ringrazio per essere vivo. Mi hanno iniettato più farmaci rispetto di qualsiasi altro paziente.
I primi problemi risalgono al 1998, dopo il divorzio dalla moglie Sheryl.
Dovrei essere morto. I medici hanno detto che ho corso il rischio, ma ora sono qui. Ho un'altra chance e non ho intenzione di perderla.