Gascoigne fa pipì sul balcone di casa

Camicia stropicciata e fuori dai pantaloni. Tra le dita della mano sinistra trattiene una sigaretta, la mano è poggiata sulla ringhiera. Gascoigne, a 45 anni, ha bisogno di reggersi. Il tremore che va e viene gli fa brutti scherzi. Con la destra tira giù la zip del jeans e, sul balcone di casa sua, fa pipì in un vaso. Rintanato in un angolo, crede di non essere visto. Nella foto del tabloid inglese, Mirror, ‘Gazza' ha offerto l'ennesimo spettacolo desolante di un ex campione sul viale del tramonto. Gli amici lo attendevano a Newcastle, lui non c'è mai andato e il sospetto è che, ancora una volta, la tentazione dell'alcol abbia avuto il sopravvento sulla sua volontà.
Odissea. I problemi di Gascoigne con l'alcol risalgono alla fine degli Anni '90 quando la sua prima moglie chiede il divorzio dopo essere stata picchiata dal marito ubriaco. Nel 1998 il primo ricovero, al Marchwood Priory hospital, seguito 3 anni più tardi da un periodo trascorso in una clinica in Arizona per la cura delle dipendenze. Nel 2007 un ulcera perforante lo costringe ad un intervento d'urgenza, l'anno successive dopo essere stato arrestato viene internato in un centro psichiatrico.
Rehab. Il suo agente, Baker, ha espresso pochi giorni fa grande preoccupazione per la vita dell'ex centrocampista della Lazio, presentatosi ubriaco e delirante a una cena di beneficenza. Dopo l'ennesima ricaduta, grazie all'aiuto di amici ed ex compagni della nazionale (su titti Gary Lineker), s'è convinto: Gascoigne sembra abbia accettato – rivela il giornale – di sottoporsi a una lunga cura di riabilitazione in America, in un istituto il cui nome è stato tenuto segreto. E' l'ultimo tentativo per non morire.
Come Best. "Vedere Gazza in queste condizioni mi fa tornare alla mente il terribile ricordo di quando George si è ucciso con l'alcol – afferma di Alex Best, ultima moglie del ex Pallone d'Oro nord-irlandese -. Mi spezza il cuore vedere Paul nuovamente così imprigionato nella sua dipendenza". Best è morto all'età di 59 anni nel novembre 2005: aveva un corpo distrutto e un fegato a pezzi, neppure un trapianto era riuscito a salvarlo.