Garritano, un altro talento scuola Inter alla corte di Maran
All'età di 23 anni ha già collezionato più di 150 presenze da professionista, la maggior parte delle quali in serie B, e completato l'intera trafila nelle selezioni giovanili della Nazionale, fino all'ultimo Europeo disputato con l'Under21. Ora per Luca Garritano, jolly d'attacco classe '94, si spalancano le porte della serie A, dove ad attenderlo c'è Rolando Maran con il suo Chievo.
Gli esordi con l'Inter
Originario di Cosenza, all'età di 14 anni ha salutato la famiglia e si è accasato all'Inter, dove nel 2011-2012 conquista lo scudetto Primavera contribuendo con 8 presenze e 2 gol. L'anno dopo, quindi, fa il suo esordio in prima squadra: prima l'Europa League, quindi 3 presenze in serie A, a cominciare dal subentro in una gara con il Parma. Nel 2013-2014 passa al Cesena nell'ambito dell'affare Nagatomo: in una stagione e mezza si fa notare soprattutto per le qualità offensive, ma a gennaio 2015 viene girato in prestito al Modena, dove raccoglie 3 reti e 21 presenze. Il resto è storia recente, nella quale torna al Cesena e si impone come un tassello imprescindibile: nel 2015-2016 sono 29 le gare giocate con 3 reti e 1 assist, nel 2016-2017 l'impiego raddoppia in termini di minuti (da 1300 a 2500 circa) con 38 caps, 3 centri e 6 passaggi vincenti.
Polivalente d'attacco col vizio dell'assist
In carriera ha cominciato come attaccante, giocando spesso come riferimento unico centrale, ma con il passare degli anni, anche in virtù di un fisico tutt'altro che da gladiatore (172 centimetri per 70 kg scarsi), ha arretrato il suo raggio d'azione e si è decentrato. Sempre più spesso è stato impiegato da esterno, o libero di spaziare sulla trequarti, o ancora da mezz'ala. Rapido nello stretto e tecnicamente valido, è bravo negli inserimenti e nel dettare l'ultimo passaggio.
Cosa fare al fantacalcio
Molto dipenderà dalla collocazione nelle liste Gazzetta: da centrocampista diventa un elemento molto interessante, una scommessa da provare in virtù dei bonus che potrebbe portare sfruttando le sue abilità offensive. Da attaccante il discorso cambia e converrebbe puntare su di lui solo in caso di leghe numerose.