Garics: “Prima di morire mio padre mi ha detto vai e fa del tuo meglio”
Darijo Srna, capitano della Croazia, è tornato in patria per stare accanto alla famiglia e dare l'ultimo saluto al padre morto mentre lui era in campo per la prima partita dell'Europeo contro la Turchia. Il grave lutto che ha colpito il difensore dello Shakhtar ha spezzato il clima di festa e di entusiasmo scaturito dalla vittoria all'esordio. La Federazione gli ha concesso un permesso speciale per lasciare il ritiro della nazionale, chi invece ha scelto di non allontanarsi dalla squadra è stato Garics, ex difensore di Napoli e Bologna, che ha deciso di restare nel quartier generale dell'Austria nonostante il decesso del padre, Gyoergy, avvenuto la settimana scorsa. "Voglio restare agli Europei, so che sarebbe stato questo il suo volere", ha ammesso il calciatore all'edizione online di Sportnet.
Dal dolore al desiderio di convogliare tutte le energie per strappare il successo a quell'Ungheria che ha dato i natali alla sua famiglia (il giocatore è originario di Szombathely, città a pochi chilometri dal confine austriaco e a un centinaio dal Lago Balaton): Garics attende il calcio d'inizio della sfida contro i magiari per lasciare tutto alle spalle e conservare solo i ricordi più belli della propria vita. "Sono riuscito a parlare con papà al telefono – ha aggiunto Garics -, voglio provare a trarre forza da questa storia triste così da onorare anche la sua memoria". Il racconto è da brivido, soprattutto quando rivela le ultime parole del genitore.
Lui ha sempre voluto il meglio per la mia carriera e prima di morire mi ha detto: Per favore, vai e fai quello che devi fare.
L'Austria sarà in campo martedì sera (ore 18, diretta in tv su Sky Sport 1) contro l'Ungheria. Tra i pali della formazione magiara ci sarà ancora Gabor Kiraly: il portiere, 40enne, è molto noto nel mondo del calcio per l'originale divisa che indossa, in particolare per i pantaloni grigi della tuta.
