Garcia saluta la Roma: “Un’avventura finita troppo presto”
Sembrava dovesse diventare l’Alex Ferguson della Roma e invece dopo esattamente due anni e mezzo Rudi Garcia è stato esonerato dal presidente Pallotta, che ha deciso di richiamare Luciano Spalletti, l’ultimo allenatore ad aver vinto un trofeo con la squadra giallorossa e, che torna a furor di popolo. Il tecnico francese, che dopo aver sbalordito nel suo primo anno sembrava di colpo diventato uno dei migliori allenatori europei, ha salutato la squadra martedì, mentre ieri ha pubblicato un tweet in cui ha voluto salutare la Roma: “Faccio un caro saluto ai miei giocatori, al mio staff ed a tutte le persone che lavorano a Roma. Porto con me tanti bei momenti di emozioni collettive. Umanamente e professionalmente è stata una grandissima avventura, anche se si è interrotta troppo presto. Faccio un caro saluto a tutti i tifosi romanisti. Non lo dimenticate mai: ‘La Roma non si discute, si ama’ ed io la amo. Sempre forza Roma. Rudi Garcia”.
Rudi Garcia lascia la Roma senza aver conquistato alcun titolo, anche se i freddi numeri dicono che la sua esperienza non è completamente negativa. Del Garcia giallorosso si ricorderanno le frasi famose, le dieci vittorie consecutive ottenute nelle prime dieci giornate di campionato due anni fa e l’imbattibilità nel derby (tre successi e due pari con la Lazio). I due secondi posti hanno dato la possibilità alla Roma di giocare due volte la Champions League, il tallone d’Achille di Rudi da Nemours, che non si è mai completamente ripreso, almeno a livello d’immagine, dalle batoste subite con il Bayern Monaco (che s’impose un anno fa per 7-1 all’Olimpico) e con il Barcellona (Messi e soci vinsero 6-1 al Camp Nou). Complessivamente con il club di Pallotta Garcia ha vinto il 52% delle partite giocate, la media è alta, Capelllo che ha vinto uno Scudetto nella Capitale, ha una percentuale più bassa. Leggermente migliore è invece la percentuale di Spalletti, l’uomo che proverà a far risorgere la Roma.