Garcia: “Battiamo la Juve e sogno uno stadio come il Colosseo” (video/foto)
Rudi Garcia da poco più di un anno allena in Serie A. Il tecnico francese con i suoi modi, il suo particolarissimo stile e soprattutto con i suoi risultati ha conquistato tutti nel nostro Paese, e non solo i tifosi della Roma. Garcia ha un contratto fino al 2018, ed in queste stagioni vuole provare a vincere il maggior numero di trofei perché la società se lo merita e perché vuole essere ancora il tecnico dei giallorossi quando tra tre anni sarà inaugurato il nuovo stadio della Roma: “Sarà un Colosseo moderno. Il nuovo stadio deve permettere ai gladiatori che sono i nostri giocatori di avere un terreno di espressione fantastico. Spero di essere il primo allenatore della Roma a calcare il nuovo impianto.”
“Juve-Roma è un grosso test, noi dobbiamo sempre mantenere la rotta”
Domenica alle 18 allo Juventus Stadium Garcia proverà per la prima volta a battere i bianconeri; per il tecnico francese però il match con la Juve non sarà decisivo per il campionato: “Quello con la Juve è un grosso test, anche se siamo solo alla 6a giornata. Ci sono ancora tantissimi punti da assegnare. Per me è presto per dare un giudizio definitivo. La Juve è una squadra di alto livello, ma io penso che lo stiamo dimostrando di esserlo anche noi. In qualità di comandante di questa nave io faccio in modo che tutti restino con i piedi per terra. Qui c’è tanta passione e chi dice passione dice talvolta eccesso, nel senso buono come in quello cattivo. Si può capire che i nostri tifosi che sono straordinari possano essere presi dal momento, ma la squadra deve mantenere la rotta. Contro il City la squadra ha mostrato personalità, con una mentalità straordinaria. Il buon risultato di Champions ci darà ancora più fiducia.”
“A Roma mi hanno adottato”
Garcia, che a Roma ha trovato l’amore, nell’intervista a ‘Le Figaro’ ha parlato anche del suo rapporto con la città, che è splendido: “Ho l’impressione di essere stato adottato come un bambino dalla città. So che i risultati sono importanti e hanno permesso questo avvicinamento con i tifosi. Oggi mi sento integrato, accettato da tutti. Ho voglia di dare il meglio di me per poter vincere dei titoli con questo club che lo merita, che è la squadra della capitale e che, per me, ha vinto troppo poco nella sua storia.”
