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Garcia: “A Roma Totti è come il Papa”

Il tecnico francese, che in Champions ha come obiettivo minimo gli ottavi di finale, si vede per molti anni sulla panchina giallorossa: “Credo di restare a lungo alla Roma. Qui sto benissimo e mi sento romano”.
A cura di Alessio Morra
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Rudi Garcia ancora non ha schierato nelle prime due giornate di campionato Francesco Totti, ma certo non ha dimenticato l’importanza del capitano giallorosso nella Città eterna. L’allenatore cinquantunenne infatti un’intervista rilasciata a RMC Sport ha paragonato Totti al Papa: “Il capitano è incredibile. Lui è un giocatore straordinario sia in campo che fuori dal campo. I grandi campioni come lui sono anche degli uomini umili, che pensano al collettivo, e sono delle persone semplice. A Roma non so se sia più importante Totti o il Papa. Per noi resta sempre un giocatore importante. Io voglio vincere un titolo con lui. Totti e Dzeko assieme? Certo, contro alcune squadre che giocano a cinque in difesa. Altrimenti Francesco potrebbe giocare dietro Dzeko”.

Champions – L’ex tecnico del Lille ha parlato anche dell’obiettivo minimo in Champions League e dei calciatori che, come Digne, sono in corsa per un posto nelle rispettive nazionali a Euro 2016: “Abbiamo fatto un mercato di qualità, Digne è molto motivato e felice di essere qui. Ora voglio vincere dei titoli con la Roma e in Europa l’obiettivo è di qualificarci per gli ottavi di Champions. Gli anni con competizioni internazionali come Mondiale o Europeo sono particolari. Quando arrivai a Roma recuperammo un ragazzo come Maicon, che in molti davano come finito e invece con l’obiettivo del Mondiale ha fatto una stagione straordinaria. L’obiettivo di essere convocati con le rispettive Nazionali stimola ancora di più tutti i ragazzi”.

Roma – Garcia si vede ancora per tanti sulla panchina della Roma. Il francese nella Capitale si trova a meraviglia e non pensa affatto a lasciare il club del presidente Pallotta, anche se un giorno di sicuro vorrebbe allenare la nazionale francese: “Allenare la Francia? Si vedrà, per adesso non ho pianificato nulla. Voglio sempre restare nei miei club, quando ero a Lille stavo benissimo e credevo di restarci per tutta la mia carriera, è la stessa cosa qui a Roma. Noi allenatori francesi non siamo in tanti a lavorare all’estero nei maggiori campionati. C’è Wenger all’Arsenal e poi ci sono io, ma la nostra scuola ha qualità. A Roma sto benissimo. Ho imparato l’italiano, ho scoperto una città fantastica, ma anche la cultura italiana. L’Italia è un paese veramente bello a tutti i livelli. Sono francese, ma mi sento romano. Qui c’è un amore da parte dei tifosi decisamente notevole”.

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