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Galliani: se il Milan perde, non dormo la notte

Il dirigente rossonero ha ripercorso i 25 anni di presidenza di Berlusconi.
A cura di Gianni Monaco
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E' al Milan da 25 anni, come Silvio Berlusconi. E anche lui, a suo modo, è un simbolo del club rossonero. Stiamo parlando, naturalmente, di Adriano Galliani. L'amministratore delegato del club rossonero è colui che pianifica i colpi di mercato. E ce ne sono stati a decine in questi 25 anni, così come tanti sono stati gli acquisti sbagliati.

Intervistato dal Corriere della Sera, Galliani ha ripercorso questo quarto di secolo, raccontando alcuni aneddoti. "Purtroppo, esattamente come 25 anni fa, non riesco a dormire di notte dopo una sconfitta e sono di malumore per tutta la settimana… Al contrario quando vinciamo scatta la mia esultanza, che trovo eccessiva e un po´ scomposta. Però non me ne rendo conto. Solo rivedendo la tv mi accorgo di quello che ho fatto allo stadio. Faccio troppo casino".

Galliani ha parlato poi dei successi e delle delusioni più grandi. Tutti sono legati alla Champions League. Nel 1989, nel 1994 e nel 2003 fu un trionfo per i colori rossoneri. Il più grande dispiacere, Galliani lo ebbe a Istanbul, nel 2005, contro il Liverpool: 3-3 dopo i supplementari e vittoria degli inglesi ai rigori. Tornare a vincere la Champions League, che manca dal 2007, è proprio il sogno del dirigente rossonero.

Quando Galliani deve parlare delle tre icone delle vittorie del Milan, non ha dubbi: Van Basten, Baresi, Maldini.

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