Galliani: “Per Sacchi le porte del Milan sono sempre aperte”

Il patto con il Diavolo, siglato dal "profeta di Fusignano" nel lontano 1987, è di quelli che difficilmente si possono cancellare. L'intensa storia d'amore tra l'allenatore romagnolo ed il club rossonero, nonostante addii e ritorni, continua anche a distanza. Una affetto che, spesso, viene manifestato da dolci parole della dirigenza milanista e da gradite visite dello stesso Arrigo Sacchi, al quartier generale di Milanello o direttamente nella tribuna vip dello stadio "Meazza". Insomma, il buon Arrigo pare non essersene mai andato dalla sua vecchia abitazione rossonera. A confermare questa tesi, dopo il summit tecnico di ieri tra Sacchi e gli allenatori delle giovanili, seguito dal pranzo con Galliani e Pippo Inzaghi e i saluti alla prima squadra, le parole dello stesso amministratore delegato del Milan che, a margine della riunione in Lega Calcio, ha sottolineato l'affetto della società nei confronti del suo ex allenatore: "Sono anni che spero che torni da noi – ha dichiarato Galliani – E' come se non fosse mai dato via, perché nell'immaginario collettivo lui rimane l'allenatore del Milan. Per lui, le porte sono sempre aperte. Può fare quello che vuole: il guru, il supervisore o altro. Questo è un desiderio condiviso dal sottoscritto e dal presidente Berlusconi. Arrigo capisce molto di calcio e credo che uno come lui, che s'aggira per i campi di Milanello sarebbe importante. Dipende solo da lui".
Fiducia al Pazzo – Quella di domenica, contro l'Udinese, sarà una partita fondamentale per capire le reali intenzioni dell'undici di Inzaghi, che non vince dalla trasferta di Verona: "Da qui a Natale, avremo quattro impegni tosti contro squadre che stanno nella parte sinistra della classifica – continua l'ad milanista – Udinese, Genoa, Napoli e Roma, quattro partite difficili. Speriamo di far bene". Il primo passo è quello di tornare a far sorridere i tifosi, abbondantemente delusi dal mancato rendimento di alcuni giocatori. In primis, Fernando Torres: "Secondo me ha ancora dei problemi alla caviglia, magari e questo infortunio che non gli ha ancora permesso di essere al 100%. Torres è un campione, con un po' di pazienza tornerà a dimostrarlo. Pazzini? Dovete chiedere a Inzaghi se giocherà contro l'Udinese. Lui non ha mai chiesto di andar via e nessuno sta pensando di cederlo. Disponiamo di un organico completo di 28 giocatori ma, se non esce nessuno, non può entrare nessuno".