Galliani al Milan: “Il talismano Berlusconi funziona”
Che il vento sia cambiato se n'è avuta conferma anche contro il Catania. Il Milan vince e risale in classifica nonostante tutto. El Shaarawy se l'è caricato sulle spalle nel bene (con la doppietta realizzata al Massimino è a quota 12 in classifica cannonieri) e nel male (la rete del vantaggio era viziata da fuorigioco). E se prende a segnare anche Boateng, allora vuol dire che l'incantesimo è finito. A spazzarlo via c'è stato qualcosa di magico.
Il talismano Berlusconi funziona. Ho parlato con il presidente ieri sera e gli ho chiesto di tornare sabato ed ha accettato – afferma Adriano Galliani a Radio Sportiva. Mi sa che dovrò iniziare a convocarlo dall'inizio della stagione così potremmo lottare per lo scudetto. Battute a parte, i giocatori a inizio campionato erano sfiduciati e il presidente Berlusconi è stato fondamentale nel ridare convinzione.
Grande El Shaarawy, sempre protagonista.
Stiamo meglio atleticamente e mentalmente e giochiamo con una maggior determinazione. El Shaarawy? E' al di sopra di ogni nostra aspettativa. Ha fatto 20 anni la settimana scorsa e non so quanti attaccanti della sua età stanno segnando con questa continuità. Come lui al mondo c'è solo Neymar. Quando è arrivato dal Padova aveva un sacco di problemi fisici ma adesso sta bene ed è uno dei talenti maggiori che ci sono al mondo. Calcia in maniera strepitosa e mette la palla dove vuole con un grande senso del gol.
Lode a Boateng, di nuovo a segno.
Ha fatto anche lui un gran gol. Un gol importante e un gol alla Boateng – aggiunge Galliani -. Lui ha sempre avuto questi colpi. Non riusciva a segnare ma si e' impegnato tanto.
Il mercato a gennaio: primo obiettivo, sfoltire.
Siamo in 32, siamo tanti, forse troppi per cui dobbiamo semmai prima smaltire. Continuo però a essere convinto che la rosa del Milan sia competitiva per il campionato italiano.
Lotta scudetto, quasi una "missione impossibile".
Siamo partiti con un grande handicap e se davanti viaggiano a questi ritmi è impensabile. Dobbiamo pensare partita dopo partita e provare a scalare la classifica facendo più punti possibili.
Polemiche arbitrali dopo Catania liquidate con una battuta.
L'anno scorso a Catania a Robinho non venne dato un gol decisivo per lo scudetto: c'est la vie…
L'allargamento della Champions a 64 squadre desta perplessità.
Credo che non passerà questa proposta di Platini, soprattutto perchè il triennio 2015-18 ha già i diritti televisivi venduti. Credo che rimanga così a 32: si puo' semmai pensare che le semifinaliste dell'Europa League possano accedere alla Champions dell'anno successivo.