Galatasaray: ufficiale l’arrivo di Prandelli. L’ex ct: “Non scappo”, e scrive una lettera d’addio
Il comunicato ufficiale del Galatasaray apre l'avventura di Cesare Prandelli alla guida del club turco. Dal flop Mondiale con l'Italia alla sfida sulla panchina dei giallorossi, laddove Roberto Mancini è rimasto fino a poche settimane fa. Dimissioni lampo da ct degli Azzurri e accordo altrettanto rapido con la società sul Bosforo. "Ma non sto scappando – ammette ai microfoni di RaiSport prima d'imbarcarsi sul volo che lo porterà verso la nuova avventura all'estero -. Qui a casa ho tutti i miei affetti. In conferenza stampa (domani, martedì 8 luglio, ndr) spiegherò un po' di cose". Intanto, si congeda dall'esperienza alla guida della Nazionale con una lettera di ringraziamento e di saluti alla Federazione dopo quattro anni scanditi dal secondo posto conquistato a Euro 2012 in Polonia e Ucraina (nettamente sconfitto in finale dalla Spagna), dal terzo posto in Confederations Cup e dalla brutta figura (come l'ha definita Buffon al rientro dal Brasile) fatta al Mondiale.
“Quante cose succedono in quattro anni – si legge nel testo scritto da Prandelli – quante persone incontriamo, quanti legami si creano nella costruzione di un progetto. Vorrei salutare ad uno ad uno tutti coloro che mi hanno accompagnato, consigliato, sostenuto in questo mio percorso. Non mi è possibile perché sono tantissimi. Lo faccio con queste poche righe: è stato un privilegio lavorare con voi e ne sarò sempre orgoglioso. So quanto amore e quanta passione avete dedicato alla maglia azzurra. Un ringraziamento particolare lo devo al Presidente Giancarlo Abete, figura chiave di questo quadriennio, che ha sempre saputo dirmi la parola giusta nel momento giusto. Mi auguro che la nostra esperienza, sia in positivo che in negativo, sia un punto di partenza affinché il calcio nel nostro paese abbia quella dignità e quel rispetto che merita”.
Come sarà il Galatasaray di Prandelli? Un po' italiano, non solo per i collaboratori che lo affiancheranno al timone della squadra giallorossa ma anche per alcuni calciatori finiti sul taccuino: Romulo, Paletta, Osvaldo e Vargas, tutti volti noti della Serie A. Con i primi 3 che l'ex ct della Nazionale ha incrociato quand'era selezionatore azzurro. Ma quella era un'altra storia.