Galano, che combini? Dito medio ai tifosi del Pisa

Come rovinare la propria immagine e farsi del male da soli. Vi ricordate di Cristian Galano, il calciatore del Vicenza che una decina di giorni fa aveva meritato i complimenti per il grande fair-play mostrato nella gara contro l'Entella? Allora corresse la decisione dell'arbitro, che aveva assegnato un calcio d'angolo inesistente, e ammise che non c'era stata lacuna deviazione da parte di un avversario. Quel gesto lo ha reso degno di una menzione speciale e soprattutto di un premio a corredo della lealtà sportiva mostrata: toccò a lui il ‘cartellino verde', simbolo della estrema correttezza in campo all'insegna del gioco pulito.
Bene, adesso riavvolgete il nastro e dimenticate tutto questo. La sequenza videoclip questa volta è un'altra e nulla registra di onorevole in un altro episodio che ha visto protagonista il calciatore dei veneti. Minuto numero 40 della ripresa, il Vicenza è di scena a Pisa e Galano viene richiamato in panchina dall'allenatore: abbandona il campo tra qualche sberleffo e insulto di troppo da parte dei tifosi toscani ai quali risponde mostrando il dito medio. Pochi secondi per demolire quanto di buono aveva fatto pochi giorni prima. E così quel cartellino verde che era stato orgoglio personale diventa rosso per la vergogna di un gesto che avrebbe anche potuto evitare.
Cos'è il cartellino verde? Non è stato introdotto in B per elevare sanzioni disciplinari ma per esaltare, invece, la sportività da parte dei calciatori e soprattutto sottolinearne atteggiamenti in linea con il massimo rispetto dell'avversario, la cultura sportiva e la responsabilità sociale. Spetta al direttore di gara segnalare l'atteggiamento da premiare compilando a fine match un modulo fornito dalla LNPB e consegnandolo al delegato di Lega presente in campo.