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Furto in Gabon, rubate le impronte di Leo Messi (foto)

Il cemento dove erano state impresse le sue impronte durante la visita dello scorso 18 luglio è letteralmente sparito. Intanto scoppia la polemica sul presidente gabonese: l’opposizione lo accusa di aver pagato 3,5 milioni per la visita dell’argentino.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Mistero in Gabon, dove sono state rubate le impronte di Leo Messi, poste sul cemento dallo stesso campione argentino appena pochi giorni fa. L'attaccante del Barcellona e dell'Albiceleste era stato in visita al paese africano lo scorso 18 luglio, dopo aver promesso al presidente Ali Bongo Ondimba che avrebbe compiuto un viaggio nel paese. Messi ha partecipato al via ai lavori per la costruzione dello stadio di Port Gentil a Libreville, uno dei nuovi impianti che ospiteranno la Coppa d'Africa 2017.

Assieme al presidente Ali Bongo Ondimba, l'attaccante argentino aveva lasciato le proprie impronti delle mani nel cemento che sarebbe stato utilizzato per costruire lo stadio, ma da quel momento in poi del cemento si sono letteralmente perse le tracce. Le forse dell'ordine del Gabon stanno indagando, ma non ci sono piste valide al momento: le impronte delle mani del campione argentino valgono una fortuna, e dunque potenzialmente chiunque potrebbe essere sospettato di averle fatte sparire.

La visita di Leo Messi ha lasciato però anche diverse polemiche nel paese africano: secondo i partiti politici d'opposizione, il presidente Ali Bongo Ondimba avrebbe pagato 3,5 milioni di euro per portare l'argentino in Gabon, un'ipotesi prontamente smentita dalla presidenza stessa. "La Repubblica del Gabon smentisce di aver pagato o promesso di pagare tale cifra di denaro all'argentino Lionel Messi", si legge in una nota del Presidente africano. Pare che l'organizzazione della visita fosse stata organizzata da Samuel Eto'o, ex-attaccante del Barcellona originario del Camerun ed amico del presidente Ondimba, e dal portoghese Deco, altro ex-blaugrana, attualmente impegnato nella crescita e nello sviluppo del calcio gabonese. Ma l'episodio del furto del cemento con le impronte di Messi, nonché le polemiche legate al presunto pagamento di 3,5 milioni rischiano ora di compromettere l'immagine del paese, che si è aggiudicato l'assegnazione della Coppa d'Africa 2017.

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