Fulvio Collovati: “Se fallisce, Prandelli potrebbe lasciare la panchina azzurra”
E' una nazionale "agitata", quella che si appresta ad affrontare la Spagna campione del Mondo e d'Europa. Partite truccate, partite perse clamorosamente, critiche, polemiche ed infortuni, stanno tenendo in apprensione l'entourage azzurro. Il tutto, a pochi giorni dall'inizio della competizione continentale. Ne parliamo con Fulvio Collovati, campione del mondo nel 1982 ed oggi, attento osservatore ed opinionista per la Rai.
AP: Buongiorno Fulvio. Vorrei fare il punto della situazione azzurra con te che l'hai seguita da vicino in queste ultime ore. Scandalo calcioscommesse, sconfitta pesante con la Russia e problema infortuni. Qual'è il tuo parere a pochi giorni dalla sfida con la Spagna?
FC: Mi preoccupano di più gli infortuni che gli scandali, perchè la nazionale ha dimostrato di saper reagire al meglio alle critiche della vicenda calcioscommesse. L'infortunio di Barzagli preoccupa. Abbiamo già avuto problemi in difesa e senza di lui, che è stato un punto di riferimento della Juventus e lo sarebbe stato anche per Prandelli, francamente diventa difficile. E' un problema per il quale Prandelli sta già cercando una soluzione con il cambio modulo e lo spostamento di De Rossi. Detto questo: gli scandali ci sono e sono una cosa vergognosa, però la nazionale si è sempre esaltata dopo critiche e polemiche di questo genere. Solitamente, è sempre stato uno stimolo per fare bene e per dimostrare che il mondo del calcio, in realtà, non tutto è così. E' vero, ci sono molte mele marce, ma l'ottanta percento è fatto di gente che ha passione e di giocatori perbene.
AP: Recentemente Lippi ha dichiarato che l'atmosfera che si sta respirando in questi giorni, ricorda molto quella del 2006. Sei d'accordo?
FC: In linea di massima sono d'accordo: Lippi, parla a ragion veduta perchè lo ha vissuto in prima persona e dall'interno del gruppo azzurro. Speriamo finisca come in Germania, anche se questo scandalo è molto più grave, rispetto a quello. Qui stiamo parlando di calciatori che hanno venduto partite e scommettevano sulla sconfitta della propria squadra. Un fatto vergognoso, commesso senza tener conto del valore e dell'importanza della maglia indossata.
AP: Hai citato il cambio modulo e l'eventuale spostamento di De Rossi in difesa, ruolo che ha già ricoperto, in alcune partite, anche nella Roma. Non pensi possa essere un'azzardo, schierare il giallorosso centrale difensivo, nel match contro la Spagna?
FC: Secondo me è un'azzardo: hai detto bene! E' la "classica" storia della coperta corta. De Rossi è un giocatore di valore che può essere schierato anche "dietro" ma, se lo schieri in quel ruolo, viene meno un'importante pedina in mezzo al campo. In campo internazionale, non ha una grande esperienza come difensore e questa mancanza d'esperienza, fa nascere dubbi. Solitamente, in questo tipo di competizioni, il commissario tecnico parte già con una base, con una squadra ben stabilita: è stato così nel 1982, nel 2006. Questi continui cambiamenti, a livello tattico e psicologico, potrebbero portare squilibri. Le squadre si costruiscono con l'aggregazione, con gli allenamenti, con la condizione. Continuando a cambiare, inevitabilmente, qualche disagio si crea.
AP: Prima hai parlato di mancanza d'esperienza. Cosa rispondi a chi muove, come prima critica a Prandelli, proprio questo problema?
FC: Mi sembra una critica fuori luogo. Se avesse convocato giocatori più esperti, avrebbero criticato dicendo: è una nazionale troppo vecchia. Ora, davanti a queste convocazioni, si parla di mancanza d'esperienza ma, mi pare che ce ne sia a sufficienza. Buffon, che non è più giovanissimo, ha l'esperienza necessaria per affrontare l'Europeo.
AP: Quali saranno le difficoltà e le incognite più importanti per il match con la Spagna?
FC: Si è parlato molto di un cambiamento "culturale" della nostra nazionale. Un cambiamento che, in realtà, c'è stato fino ad un certo punto. La nazionale arriva dalla sconfitta con la Russia e da altre due sconfitte consecutive, senza aver fatto un gol. Abbiamo perso perchè, tentando di fare noi la partita e di impostare l'azione, gli avversari ci hanno punito in contropiede. Se vogliamo avere qualche chance con la Spagna, dovremmo tornare a giocare "all'italiana": aspettare l'avversario, chiudergi tutti gli spazi e colpirlo in contropiede. Il Barcellona, insegna: non dobbiamo farli giocare, bisogna giocare bene in difesa e ripartire.
AP: Ti aspetti molto da Cassano? Può essere lui la sorpresa di questi Europei?
FC: Cassano, se è in condizione, può fare la differenza. Io, però, mi aspetto che sia Balotelli a sorprendere tutti. Punterei sull'attaccante del Manchester City.
AP: Ultima domanda: pensi che, in caso di un'Europeo negativo, Prandelli possa lasciare la panchina azzurra?
FC: Secondo me: sì! Prandelli ha già manifestato, più volte, la sua intenzione di tornare ad allenare un club di Serie A. E' vero che ci sarebbero i mondiali da preparare ma, un'eventuale "fallimento", potrebbe davvero spingere il tecnico a lasciare la panchina.