Frode fiscale, Neymar in tribunale a febbraio

Neymar in tribunale. Il prossimo 2 febbraio, su richiesta della Procura, l'ex stella brasiliana del Santos – indagata per frode fiscale – dovrà comparire dinanzi all'Alta Corte per essere ascoltato dal giudice José de la Mata nell'ambito dell'inchiesta aperta su presunte irregolarità fiscali relative al suo trasferimento al Barcellona avvenuto nel 2013. Oltre al calciatore sono stati invitati a comparire anche l'ex presidente della società blaugrana, Rosell, e l'attuale numero uno, Bartomeu, i genitori del giocatore che detengono il 50% a testa della N&N (la società di consulenza sportiva e marketing legata al campione, sorta poco prima della chiusura dell'operazione di mercato) e i dirigenti che all'epoca figuravano al timone del Santos, Odilone Rodriguez e Luis Alvaro de Oliveira.
La pista di carta (e di soldi). E' quella che inquirenti e magistrati stanno provando a ricostruire da quando l'ex massimo dirigente Rosell rassegnò le dimissioni in seguito alle indagini iniziate per far luce sulla vicenda. Le perplessità, fortissime, mettono sotto i riflettori il reale costo del cartellino di Neymar, considerate le icongruenze contabili di circa 40 milioni rispetto a quanto dichiarato dai rispettivi club, e la presunta evasione di circa 9 milioni di euro di tasse relativamente a bonus per il trasferimento compreso nella transazione.
La Dis e il Santos. La Dis è il fondo d'investimento che deteneva il 40% dei diritti del giocatore e che ha denunciato il pagamento di una quota inferiore rispetto agli effettivi introiti della cessione e del trasferimento, la cui entità ancora non è chiara: 57.1 milioni di euro secondo la società catalana, 83.4 secondo le stime del tribunale spagnolo. Il Santos che ha lasciato partire ‘O Ney' pure ha sollevato dubbi sul costo dell'operazione e denunciato il Barcellona, sostenendo d'aver ricevuto solo 17.1 milioni di euro rispetto alle cifre notevolmente superiori che avrebbero alimentato il passaggio del calciatore ai blaugrana.