Friends Arena, lo stadio di Ibra e della rovesciata del secolo che tramortì l’Inghilterra
Cinque anni fa nella Friends Arena Ibrahimovic schiantò l'Inghilterra con una rovesciata pazzesca da trenta metri. Un gol per la propria carriera, per la patria, per la storia e per la cineteca del calcio mondiale che annovera quella prodezza balistica compiuta nel novembre del 2012 tra i gesti tecnici e atletici più belli. A maggio scorso nello stesso impianto il Manchester United conquistò l'Europa League battendo l'Ajax: Ibrahimovic era a bordo campo, reduce dall'operazione al ginocchio che lo tolse dal palcoscenico nel momento clou della stagione. Zlatan non ci sarà nemmeno domani sera anche se la sua ombra, quel tacco che mandò alla malora l'Europeo Azzurro nel '94, quel ‘profumo di biscotto' scandinavo sono ricordi ancora vivi nella memoria della Nazionale che contro la Svezia cerca la qualificazione al Mondiale di Russia 2018.
Il conto alla rovescia è iniziato e scadrà venerdì alle 20.45, quando il direttore di gara – il turco Cüneyt Çakır – fischierà l'inizio della prima partita dei playoff mentre lunedì prossimo -13 novembre – l'appuntamento è al Meazza di San Siro. L'Italia – testa di serie nel caso specifico – ha il piccolo vantaggio di disputare in casa il secondo tempo della doppia sfida.
Perché si chiama Friends Arena. Non c'è alcuno sponsor particolare che, in virtù di naming rights, ha imposto questa denominazione. La Swedbank, che ha finanziato la costruzione dell'opera, ha scelto che i diritti fossero donati all'organizzazione no-profit ‘Friends', un'associazione impegnata nella lotta contro il bullismo nelle scuole in Svezia.
La struttura. La capienza dello stadio è di 50 mila spettatori, tutti raccolti all'interno del catino che – grazie a un tetto mobile – può trasformarsi in pochi minuti in un'arena indoor così da giocare al coperto in caso di condizioni meteorologiche sfavorevoli. Sulla facciata sono visibili pannelli semi-trasparenti che disegnano la trama in rilievo della parte esterna dello impianto che – in occasione delle gare in notturna – è retro-illuminata e cangiante secondo una varietà di 17 milioni di combinazioni di colori.
Il cubo. All'interno dello stadio che sorge a Solna – municipalità dell'area urbana di Stoccolma – c'è un cubo dotato di maxi-schermi della superficie di 240 m² sui 4 lati così che tutti gli spettatori possano avere una visione perfetta delle immagini proiettate.