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Francia, Cantona torna in prima pagina. Questa volta, però, il Re è nudo

L’ex icona del calcio britannico e attuale direttore tecnico dei New York Cosmos, ha posato senza veli e in compagnia della bella moglie Rachida Brakni per la copertina di un noto mensile francese.
A cura di Alberto Pucci
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La carta d'identità segna 50, ma di anni è come se ne avesse ancora 30. Di invecchiare, e soprattutto di mettere la testa a posto, Eric Cantona non ne ha la minima voglia. A vent'anni dal clamoroso (e censurabile) calcio al tifoso, l'ex irascibile stella francese del Manchester United è tornato a far parlare di sé per alcuni scatti pubblicati sulla copertina dell'edizione francese di "Elle": noto mensile di moda, fondato in Francia nel 1945, e dedicato al pubblico femminile. E così, dopo cartellini rossi e calci volanti, crociate contro le banche francesi, l'arresto del 2014 a Londra, uno spot televisivo giudicato ingannevole e alcune parti in diverse pellicole cinematografiche, ecco arrivare una versione "senza veli" dell'indimenticato "bad boy" marsigliese. Negli scatti pubblicati dal mensile, si vedono Cantona e la bella moglie posare in atteggiamenti sexy. La copertina, a loro dedicata, è eloquente sia per il titolo (13 anni di passione) che per il tipo di foto scattate e inserite tra le pagine del giornale: lui completamente nudo, lei avvolta in un cappotto rosso.

Il torero e il toro – Come da copione, anche in questo servizio fotografico Cantona appare fuori da qualsiasi schema. In una delle fotografie pubblicate, infatti, l'ex Manchester United abbraccia la moglie dando le spalle alla macchina fotografica: uno scatto che mette in evidenza la mano della moglie impegnata a palpeggiare il fondoschiena del marito. "Rachida è il torero che svela qualità e difetti del toro", dichiarò in un'intervista rilasciata a "Repubblica" nello scorso mese di aprile. Una chiacchierata che rivelò la vera (nuova?) identità di un personaggio amato, e allo stesso tempo odiato, da tutto il mondo del calcio: "Non ho mai accettato morali e non voglio finire catalogato – disse ancora nell'intervista – Sono stato anche quel gesto, non lo sconfesso (il calcio al tifoso, ndr). Non esiste un Cantona cattivo e uno buono. C'è un Cantona che ha vissuto e fatto esperienze". L'ultima delle quali, che probabilmente mancava al suo curriculum, è stata proprio quella degli scatti "osé" con la consorte. "Adoro le contaminazioni, le radici diverse. Quando ho sentito parlare di Spagna campione del Mondo nel 2010, ho sorriso. Quel titolo lo ha vinto la Catalogna, non la Spagna".

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