Francia, Anelka espulso dalla squadra dopo gli insulti a Domenech

Nicolas Anelka lascia il Sudafrica e lo fa nel peggiore dei modi, vista l'espulsione subita dall'attaccante del Chelsea da parte della Federcalcio francese, in seguito agli insulti rivolti al proprio Commissario Tecnico nell'intervallo di Francia– Messico.
La notizia è stata confermata nel tardo pomeriggio da Noel Le Graet, vicepresidente della Federazione transalpina, che ha parlato a Rtl, emittente radiofonica francese. L'attaccante che probabilmente anticiperà solo di qualche giorno il ritorno in patria dei suoi compagni ormai prossimi all'eliminazione, è sembrato davvero stupito della decisione presa dai vertici calcistici francesi.
Intervistato da "France soir" Anelka avrebbe dichiarato: "Accetto l'esclusione, ma il confronto con il C.T. doveva rimanere privato. Ho avuto una discussione animata con lui. Ma si è svolta nello spogliatoio, in maniera riservata, tra me e l'allenatore, davanti ai compagni e allo staff. Queste cose non sarebbero dovute uscire dallo spogliatoio. Non so a chi possa giovare se queste cose diventano note, di sicuro non alla Nazionale", prosegue il centravanti . "Io non ho mai voluto destabilizzare la Francia, un'istituzione che rispetto. Ho rispetto per la squadra e per tutti i miei compagni, senza eccezioni. Lo ribadisco. La Francia ha davanti un appuntamento importante martedì, contro il Sudafrica, e ha ancora la possibilità di superare il turno ai Mondiali. Per questo, al momento, preferisco non parlare".
Ai giornalisti poi che gli chiedono se effettivamente avesse detto quelle parole incriminate verso Domenech ( "Vaff… brutto figlio di p…") , Anelka risponde serenamente di non averle mai pronunciate. Il clima intorno alla nazionale dei Galletti insomma sembra davvero infuocato, e questo Mondiale rischia di concludersi con un vero e proprio terremoto in patria visto l'astio della popolazione francese nei confronti del C.T Domenech.
Marco Beltrami