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Francesco Calzona, da venditore di caffè ad allenatore in Serie A

Il vice di Sarri sostituirà il tecnico dell’Empoli, squalificato.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Una bella storia che arriva da Empoli: quest'oggi Francesco Calzona siederà per la prima volta sulla panchina dell'Empoli e farà il suo debutto in Serie A per sostituire Maurizio Sarri, tecnico empolese squalificato. Ma Calzona, in passato, era stato un venditore ambulante di caffè, con qualche timida esperienza da calciatore-allenatore in Eccellenza toscana. Era la stagione a cavallo di un millennio, quella del 1999/2000: la squadra era il Tegoleto, lui dopo un po' rinunciò e suggerì di chiamare Maurizio Sarri, che il tecnico lo faceva per davvero. E da allora, i due hanno scalato le categorie calcistiche sempre affianco: prima l'Arezzo, poi il Verona, quindi l'Empoli ed ora la Serie A. Lui, Calzona, è il vice di Sarri, ma è anche il consigliere tattico: guarda le gare delle avversarie in video, suggerisce quelli che per lui sono pregi e difetti a Sarri, facendo sì che l'Empoli non si faccia mai trovare impreparato.

Lo aveva già sostituito in un altro paio di occasioni: dicembre 2012 e maggio 2013, in Serie B. Sarri squalificato, e lui in panchina. Ed oggi, il suo esordio in massima serie. Il caso vuole che l'ultima volta che Calzona lo aveva sostituito era in occasione di Empoli-Pescara, match che ha sancito il ritorno in Serie A dei toscani: bastava il pareggio, finì 2-0 per l'Empoli e tutti felici. Perché la favola di Calzona continua. E l'Empoli, in quanto a storie che partono dal basso, si sta confermando una terra felice: basta pensare a Tonelli e Pucciarelli, i due giovani che hanno steso il Milan: Tonelli, classe 1990 di Coverciano, così come Pucciarelli, classe 1991 di Prato, sono nati e cresciuti nel settore giovanile dell'Empoli, che li ha scovati da piccolissimi e poi li ha fatti crescere, fino a lanciarli in Serie A. Il primo, nonostante la giovane età ha già centodieci presenze in Serie B, dov'era diventato titolare già da due anni, mentre il secondo ha già staccato sessanta presenze in cadetteria. Insomma, Empoli isola felice, almeno per il made in Italy.

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