“Foto compromettenti”, l’ombra dell’estorsione su Caceres

Bufera attorno al nome di Martin Caceres, difensore uruguaiano che ha lasciato la Juventus dopo tante stagioni e adesso è alla ricerca di una nuova squadra – è stato avvicinato a Milan, Napoli, Roma e Fiorentina. Secondo quanto riportato da ‘La Stampa’ il giocatore è finito nell’occhio del ciclone per via di un presunto rapporto con una ragazza di diciassette anni nel 2014, con tanto di foto e video compromettenti che successivamente sarebbero stati usati allo scopo di estorsione.
I fatti – La telefonata di un addetto dell’ingresso di Mondo Juve di Vinovo alla sicurezza della sede juventina a Torino, datata 11 marzo 2014, intercettata dalla squadra mobile ha aperto il caso: “E’ urgente…C’è un papà arrabbiato qui alla porta che sostiene che qualche calciatore della prima squadra se la fa con la figlia minorenne. Adesso sta venendo in sede”. Questa vicenda è agli atti nell’inchiesta sull’infiltrazione della criminalità organizzata nei gruppi ultras bianconeri. Il calciatore inseguito da quel papà infuriato era Martin Caceres, che non è indagato. Ma comunque la vicenda è ancora analizzata dalla procura, che avrebbe iniziato ad indagare sul profilo dei parenti della ragazza per scoprire eventuali rapporti con la malavita. Questo è scritto negli atti: “Anche se la famiglia non sembra avere rapporti con esponenti delle compagine criminale su cui si indaga, le modalità di contatto con il personale della società inducono a ritenere che lo stesso (il papà) possa essere in relazione con ambienti ‘ndgraghetistici e abbia ideato una probabile estorsione ai danni dei calciatori e dei dirigenti sportivi”.
Gli incontri – Il difensore e la ragazza tramite WhatsApp si sono sentiti e hanno organizzato un primo incontro nel parcheggio dell’8 Gallery, un centro commerciale di Torino. Poi ci sono stati altri due appuntamenti, in uno di questi alcuni amici della ragazza e la sorella della stessa hanno immortalato l’incontro con un filmato e delle fotografie. Dalle intercettazioni è emerso che un amico della ragazza abbia poi cercato di vendere il materiale per 20mila euro. Contemporaneamente il padre della giovane ha fatto pressione sulla security della Juve per incontrare Caceres: “Ho le sue foto in auto. Sono un padre e voglio vederlo in faccia”. Nei giorni seguenti il giocatore ha negato l’incontro parlando con i dirigenti in sede, mentre la ragazza avrebbe confermato l’incontro. Le intercettazioni, inserite negli atti dell’inchiesta coordinata dai pm Toso e Abbatecola, non solo state stralciate e le indagini non sono ancora chiuse.