Forza Matteo, l’abbraccio virtuale per Bonucci e il figlioletto
Non ci sono comunicazioni ufficiali, né è opportuno alimentare voci che avrebbero solo l'effetto di sciacallaggio mediatico. Quel "Bonucci usufruisce di due giorni di permesso" apparso sul sito ufficiale della Juventus ha suscitato preoccupazione per le condizioni del piccolo Matteo, il figlioletto del difensore che nei mesi scorsi è stato ricoverato per cure mediche specialistiche perché affetto da grave patologia. Momenti durissimi che hanno provato lo stesso calciatore: così abituato a mostrare gli occhi della tigre e a spalancare le fauci in campo per ruggire agli avversari, così ‘fragile e dal volto umano' nel corso della conferenza stampa che ha preceduto la sfida tra l'Italia e la Spagna per le qualificazioni al Mondiale di Russia 2018.
Allora, i sentimenti dell'uomo, del padre, del marito prevalsero su ogni cosa e le vicende di campo finirono in secondo piano. "Quel che ti accade nella vita è più importante di un passaggio sbagliato", ammise. Nel raccontare quell'esperienza Bonucci venne sopraffatto dalla commozione. La voce s'interruppe, le mani giunte per un attimo nascosero quel viso che tante volte è apparso corrucciato e ‘cattivo' agli attaccanti delle squadre rivali. "Ciò che ho passato negli ultimi due mesi, mi ha fortificato – raccontò ai giornalisti a poche ore dalla partita contro le Furie Rosse -. Ringrazio la mia famiglia, abbiamo lottato insieme".
E adesso cosa sta succedendo? Dopo aver saltato gli allenamenti di giovedì e venerdì la presenza di Bonucci contro l'Udinese è in forte dubbio: mancata convocazione oppure partire dalla panchina le opzioni che finiscono in secondo piano rispetto alla delicatezza e all'importanza della situazione che il calciatore sta attraversando: le condizioni del piccolo Matteo sembravano essere tornate sotto controllo, lo stop forzato di questi giorni rispolvera i timori per il piccolo. Niente speculazioni ma solo un grande abbraccio al bimbo, al giocatore e alla sua famiglia. Perché i sentimenti non hanno colore né bandiere.