Fortissimi e spavaldi: i 5 Under 21 più prolifici d’Europa
Hanno 21 anni, qualcuno anche meno, sono nel pieno della loro crescita umana e sportiva ma, come se non avvertissero tensioni, pressioni o altro, bruciano le tappe incidendo in maniera netta nei rispettivi massimi campionati. Sono i 5 Under 21 più prolifici d’Europa in questo avvio di stagione. Purtroppo per il calcio italiano, in netta ripresa sui giovani bisogna ammetterlo, in questa top 5 non c’è alcun ragazzo nostrano ma un solo esponente della nostra Serie A (uguale sorte della Liga) in relazione ai 2 della Bundesliga (età media dei calciatori di 25,5 anni) ed ai 2 della Ligue 1 (età media intorno ai 25,8 anni).
Timo Werner il nuovo Kaiser del gol
Al primo posto fra gli Under 21 più prolifici d’Europa troviamo il tedesco del Lipsia dei miracoli (primo a pari merito col Bayern Monaco) Timo Werner. Il numero 11, arrivato la scorsa estate alla Red Bull Arena dallo Stoccarda per una cifra vicina ai 10 milioni di euro, nelle prime 15 gare della Bundesliga (13 da titolare) è andato in gol per ben 9 volte posizionandosi al quarto posto in classifica marcatori dietro a ragazzi come Aubameyang, Modeste del Colonia e Lewandowski. Niente di sorprendente però per chi già conosce il nativo di Stoccarda che, a 17 anni, con la squadra della sua città si è laureato più giovane calciatore a segnare in Bundes, grazie ad una sua rete il 22 settembre del 2013 contro l’Eintracht Francoforte (1-1), nel giorno, peraltro, del 120esimo anniversario della sua squadra: insomma un predestinato.
Sandro Ramirez è pronto al riscatto
L’attaccante spagnolo scuola Barça Sandro Ramirez è secondo in questa particolare graduatoria dei calciatori giovani, promettenti ma già in grado di dare un grosso contributo alla propria squadra. Il ragazzo di Las Palmas, peraltro l’ennesimo talento ceduto dai blaugrana (nella cantera da quando aveva 14 anni) dopo Bojan, Deulofeu, Soriano, Nolito e altri, è stato in grado, in questo avvio di stagione, di mettere a referto col suo buon Malaga (13esimo nella Liga) 7 gol in 15 partite. Uno score importante per un ragazzo che, dopo tanto tempo vissuto all’ombra dei mostri sacri del Camp Nou, sta vivendo la sua prima grande chance (5 milioni di euro, la cifra spesa per lui dagli andalusi) a 21 anni con una maglia da titolare garantita cucita sempre sulle sue spalle: si farà.
Enzo Crivelli, il "Corsaro" del Bastia
L’attaccante classe ’95 del Bastia Crivelli si posiziona, invece, sul terzo gradino del podio. Il ragazzo (di proprietà del Bordeaux) che aveva già fatto il suo esordio nel gennaio 2014 in Ligue 1 trovando poi la rete 1 anno dopo coi girondini (in un 1-1 esterno a Lione), quest’anno con la compagine corsa ha realizzato 6 marcature in 14 apparizioni totali (tutte da titolari). Sei segnature che, almeno al momento, stanno aiutando il Bastia a tenersi lontano dalle sabbie mobili della retrocessione (+4 dal Digione) e che, allo stesso tempo, stanno mettendo in luce tutta la sua fisicità ed il suo talento: roccioso.
Gnabry e la “vendetta” sull’Arsenal
Un altro elemento che avrebbe meritato maggiore attenzione e pazienza da parte della sua ex squadra (l’Arsenal di Wenger) è di sicuro Gnabry. L’esterno offensivo tedesco, argento alle recenti olimpiadi di Rio, si è guadagnato l’ingresso in questa specifica classifica grazie alle sue 6 reti in maglia Werder Brema nelle 14 presenze (sulle 15 gare di Bundesliga) giocate. Un bottino niente male per un cosiddetto “scarto” dei Gunners (pagato 5 milioni di sterline) e che, a soli 21 anni con le sue ottime prestazioni, si è guadagnato la maglia della nazionale tedesca con la quale, all’esordio con San Marino, ha realizzato una tripletta. Una molla forse, uno stimolo in più che ha portato Gnabry ad esplodere in questa stagione con, magari in testa, un solo imperativo: vendicarsi.
Thomas Lemar e Giovanni Simeone
A chiudere questa eccezionale top 5 dei giovani terribili col vizio del gol, due ragazzi che, a pari merito, condividono questa quinta posizione: Thomas Lemar del Monaco e Giovanni Simeone del Genoa. I due, rispettivamente, esterno sinistro e punta centrale, in 15 partite hanno messo a segno ben 6 reti ma, se per Lemar la sua consacrazione era questione di tempo con tante presenze anche lo scorso anno, per il “Cholito” l’affermazione a Genova era tutt’altro che scontata col titolare Pavoletti partito molto avanti a lui nelle gerarchie iniziali di Juric. La fortuna, la bravura, e l’infortunio dell’attaccante italiano poi hanno fatto il resto con l’ex River (arrivato in Liguria per 3 milioni di euro) che non ha avuto paura dell’occasione sfruttandola appieno in questo inizio di stagione: chapeau.