Follia ultrà a Belgrado: ucciso un tifoso della Stella Rossa

A poche ore dalla delicata e blindata sfida dell'Olimpico di Roma, che inevitabilmente riporterà alla luce la scomparsa del povero Ciro Esposito, l'Europa del calcio torna a bagnarsi di sangue con l'ennesima morte di un tifoso: arrivata in seguito a violenti scontri tra due opposte tifoserie. Il tutto è successo questa notte a Cacak, cittadina situata a sud di Belgrado. Intorno alle 3 di notte, infatti, due gruppi di ultra appartenenti alla tifoseria della Stella Rossa e alla squadra rivale del Borac si sono scontrati in maniera violenta a causa di motivi futili. A farne le spese, dopo essere stato trasportato inutilmente in ospedale, è stato un tifoso della Stella Rossa di 21 anni: deceduto per le gravi ferite, riportate nella colluttazione da un’arma appuntita che secondo i testimoni potrebbe essere stata un cacciavite. Insieme a lui è finito in ospedale anche un altro tifoso: attualmente ancora in terapia intensiva, anche se non in pericolo di vita.
Quando la violenza colpì anche il basket
La tragedia di Belgrado, ha così costretto la federcalcio serba e il Ministero degli Interni a rinviare la sfida valevole per la 32esima giornata di Super Liga (il massimo campionato locale) tra la capolista Stella Rossa e il Borac. La morte del giovane tifoso serbo non è, purtroppo, un fatto isolato e legato esclusivamente al calcio. I disordini provocati dai tifosi serbi, hanno spesso travalicato i confini calcistici tracimando anche in altri sport. Nel novembre del 2014, infatti, un 25enne tifoso della squadra di basket della Stella Rossa perse la vita ad Istanbul, in occasione della partita di Eurolega contro il Galatasaray. In quella tragica serata, fu letale per il giovane la pugnalata che prese in pieno petto durante i concitati attimi degli scontri con le forze dell'ordine e con gli ultrà turchi.