Follia Robinho: aggredisce l’arbitro, rischia 12 giornate di squalifica
Dodici giornate di squalifica. La stangata del giudice sportivo grava come una mannaia sul capo di Robinho, ex Milan, che durante la gara di andata dei quarti di finale di Copa do Brasil col Botafogo s'è reso protagonista di un episodio tanto folle quanto spiacevole, che ha macchiato la sua prestazione e fatto passare in secondo piano la vittoria del Santos 3-2. ‘O rei da pedaladas', è il soprannome dato al calciatore che ha numeri da funambolo, prima segna una doppietta che ipoteca il passaggio del turno poi perde la testa e a un quarto d'ora dalla fine si fa espellere, aggredendo (verbalmente) l'arbitro. Tutto accade per un fallo simulato a metà campo che costa a Robinho il secondo cartellino giallo della partita e il ‘rosso' conseguente. Provvedimento che fa infuriare il calciatore: inveisce contro il direttore di gara, lo strattona per una spalla e abbandona il campo visibilmente nervoso. Nel verbale redatto dal fischietto sono stati annotati tutti i momenti convulsi dell'espulsione.
La settimana prossima la decisione della disciplinare
Una prima sanzione, seppur non punitiva, è stata già presa nei suoi confronti: Robinho è stato deferito e dovrà rispondere della violazione dell'articolo 258 del codice di giustizia sportivo brasiliano che censura una condotta antisportiva palese e atteggiamenti contrari all'etica sportiva. Cosa accadrà adesso? Nella partita contro il Flamengo ci sarà, è a disposizione. L'ex rossonero, però, è convinto di essere in campo per la gara di ritorno del 16 ottobre, nell'attesa che la decisione della disciplinare faccia chiarezza sull'accaduto. Un brutto episodio che va a detrimento del calciatore che era riuscito a mettersi in evidenza col Santos grazie alle 6 reti messe a segno in 10 partite tra campionato (il Brasileirão e le gare di coppa nazionale).
