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Follia a Spalato: arbitro picchiato selvaggiamente dai tifosi dell’Hajduk

L’assalto a Bruno Maric è avvenuto in un ristorante vicino a Spalato: “Se non fosse stato per l’intervento dei camerieri e degli altri clienti forse mi avrebbero ucciso”. Il direttore di gara, che era armato, è dovuto ricorrere alla cure in ospedale da dove è stato dimesso qualche ora più tardi.
A cura di Alberto Pucci
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Tutto sommato finire anche peggio. A far rumore è l'abominevole aggressione di alcuni tifosi locali di Spalato, nei confronti di un arbitro, avvenuta nelle scorse ore a Stoprec: cittadina a otto chilometri dal capoluogo croata. Bruno Maric, che stava tranquillamente pranzando in compagnia di amici, è stato infatti riconosciuto e picchiato selvaggiamente da decine di ultras dell'Hajduk Spalato che, bastoni e spranghe in mano, hanno cominciato a colpirlo di fronte agli altri clienti del locale. "Se non fosse stato per l'intervento dei camerieri e degli altri clienti forse mi avrebbero ucciso", ha raccontato Maric all'uscita dell'ospedale di Spalato dove è stato medicato per le molte ferite alla testa e al corpo e per un grosso ematoma che inizialmente aveva spinto i medici a trattenere l'arbitro in ospedale. Di fronte alla violenza inaudita degli hooligans dell'Hajduk, Maric se l'è vista davvero brutta. Secondo la stampa locale, il movente sarebbe da ricercare in vecchie ruggini tra Maric e i tifosi: inferociti con lui per alcuni presunti arbitraggi che avrebbero aiutato in passato i rivali della Dinamo.

La pistola dell'arbitro

L'aggressione subita all'interno del ristorante, era in qualche modo stata messa in preventivo dallo stesso Maric: "Aveva una pistola con sé ma per fortuna non l'ha utilizzata – ha dichiarato alla stampa il suo legale – L'ha tirata fuori solo per spaventare i tifosi che lo stavano picchiando. E' normale che giri armato, dopo le tante minacce ricevute anche da ex dirigenti dell'Hajduk". Le polemiche e le relative minacce a Maric, sono cominciate ad arrivare sin dall'episodio del 2009 quando nella prima finale di Coppa il direttore di gara mostrò il rosso a due giocatori dell'Hajduk, permettendo alla Dinamo di vincere per 3-0 e successivamente alzare il trofeo al cielo.

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