Foggia calcio nella bufera: arrestato per riciclaggio il presidente Sannella
Terremoto in casa Foggia, club ancora al centro di indagini da parte degli inquirenti in un'inchiesta per riciclaggio di denaro. Che ha portato nella notte all'arresto del numero uno della società pugliese, Fedele Sannella, raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare che ha scosso l'ambiente rossonero dalle fondamenta.
I militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Varese e personale della Squadra Mobile della Questura di Milano hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del patron della squadra calcistica del Foggia, Fedele Sannella. L'accusa è di riciclaggio nella stessa inchiesta che ha portato agli arresti il 4 dicembre scorso, nell'ambito dell'operazione Security, l'ex socio del Foggia Calcio e vicepresidente onorario, Massimo Curci.
Il provvedimento, emesso dal gip Giulio Fanales su richiesta dei magistrati della Dda Ilda Boccassini e Paolo Storari, rientra proprio nell'indagine denominata "Security" che nel maggio 2017 aveva già portato all'esecuzione di misure cautelari personali a carico di 15 persone accusate di far parte di un'associazione per delinquere. Il tutto per favorire gli interessi – sostengono gli inquirenti – della famiglia mafiosa catanese dei "Laudani".
I finanzieri hanno eseguito numerose perquisizioni a Foggia e provincia presso gli uffici e le abitazioni nella disponibilità di Fedele Sannella e del fratello, nonché presso la sede del Foggia Calcio. Nel dicembre dello scorso anno, le indagini avevano condotto all'arresto di Ruggiero Massimo Curci accusato di aver gestito illegalmente quasi due milioni di euro.
Soldi con cui ha finanziato anche la società del Foggia calcio e che gli inquirenti credono provengano da numerosi illeciti con lo scopo di frodare il fisco. Curci era stato anche accusato di bancarotta fraudolenta aggravata, appropriazione indebita aggravata.