Florenzi e Candreva: “Noi scarsi? Rimangiatevi tutto”
La vittoria contro il Belgio ha messo il buon umore in casa Italia. Ed in particolare, il successo di Lione ha cancellato i dubbi sulla spedizione azzurra che, anche se non dovesse vincere il titolo finale, non sembra destinata ad un rapido ritorno a casa, come due anni fa nell'avventura Mondiale in Brasile. Ma guai a fare calcoli: l'attenzione, ora, è tutta alla gara contro la Svezia di venerdì pomeriggio.
"I giornali, prima dell'Europeo, dicevano che eravamo scarsi, che non avremmo superato il girone e che non c'erano giocatori tecnici", ha detto con un pizzico di rivalsa Alessandro Florenzi in conferenza stampa, "ci sono stati giudizi affrettati sulle nostre presunte lacune, ma già dopo una partita molti hanno dovuto ricredersi". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Antonio Candreva: "Dopo le corse della prima partita stiamo facendo un lavoro per recuperare fisicamente", ha aggiunto l'esterno della Lazio, "rivale" in campionato del giallorosso Florenzi.
"La Nazionale è diversa dai club, le rivalità le lasciamo fuori", ha proseguito, prima di parlare poi della Svezia prossima avversaria dell'Italia e del suo calciatore più rappresentativo: Ibrahimovic. "Zlatan può mettere in difficoltà una squadra anche da solo", ha spiegato ancora Candreva, "ma noi dobbiamo fare la partita su noi stessi. La Svezia ha sofferto l'Irlanda per sessanta minuti, ma contro di noi farà la partita della vita, è un avversario duro. Già da oggi", ha concluso, "abbiamo provato le tattiche in vista di venerdì".
Venerdì pomeriggio alle 15, dunque, sfida alla Svezia che vale (in caso di successo), la sicurezza degli ottavi di finale. Consentendo magari ad Antonio Conte di fare un po' di turn-over in vista dell'Irlanda, ultimo appuntamento della fase a gironi. In caso di passaggio del turno, gli Azzurri incrocerebbero come prima la seconda del gruppo C (una tra Spagna, Turchia, Croazia e Repubblica Ceca). Come seconda, invece, troverebbero la prima del gruppo F (una tra Portogallo, Islanda, Austria e Ungheria).