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Fiorentina-Udinese 2-0, Pasqual e Cuadrado portano i viola a Roma (video)

Nel ritorno di Coppa Italia, i viola ribaltano il risultato dell’andata e conquistano la finale dell’Olimpico. Per Guidolin una serata storta, nonostante una buona Udinese.
A cura di Alberto Pucci
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Novantasei minuti di sofferenza, poi la gioia finale. La Fiorentina, grazie al successo contro l'Udinese, è in finale di Tim Cup: un traguardo che non veniva raggiunto dai viola da molti anni e che ripaga il club gigliato degli investimenti e delle strategie della società dei Della Valle. L'Udinese esce a testa alta e con molto rammarico per le occasioni sprecate nel primo tempo, per la traversa colpita da Di Natale prima dell'intervallo e per il miracolo finale di Neto che, da portiere etichettato come "bluff" all'inizio del campionato, si è trasformato nella versione aggiornata dell'uomo ragno togliendo dal "sette" un tiro insidioso di Muriel al minuto 95. La Viola passa e ora aspetta. Aspetta di conoscere chi, il prossimo 3 maggio, contenderà ai ragazzi di Montella il trofeo che, a Firenze, non vincono dal lontano 2001, quando sulla panchina viola c'era prima Terim e poi Mancini.

Gol capolavoro e occasioni sciupate – Le istantanee più belle di questa semifinale, appartengono tutte al "rullino" del primo tempo. Tra la "perla" di Pasqual ed il siluro da fuori area di Cuadrado, diverse occasioni friulane: frutto di belle giocate e di una manovra decisamente migliore rispetto a quella di qualche settimana fa. La Fiorentina, nella serata del "Franchi", ha scoperto la sua anima più cinica e meno spettacolare. Complice gli infortuni che hanno decimato la rosa di Montella (che in panchina ha ritrovato Mario Gomez), il gioco dei toscani è parso meno "luccicante" del solito. Contava vincere e agguantare la finale: missione compiuta per i gigliati che hanno sofferto più del dovuto contro un avversario in palla e, nel finale, anche troppo nervoso. Guidolin, espulso insieme a Badu e Domizzi, dovrà ora dimenticare in fretta la delusione di Firenze e portare, al più presto, la sua Udinese fuori dalle zone basse della classifica.

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