Viola-Salah guerra legale. Lettera di diffida all’Inter, egiziano convocato per il ritiro
Che fine ha fatto Salah? Il ‘mago' egiziano è scomparso e non ha alcuna voglia di tornare a Firenze. In casa viola attendevano una risposta, un segnale, che si facesse vivo entro il 30 giugno per dire sì (oppure no) alla proposta della dirigenza toscana. Invece, nulla. Silenzio totale, a parlare per il calciatore è il suo avvocato, che ha alzato il velo sulle prossime mosse del suo assistito. Ramy Abbas – intervistato da ‘Firenzeviola' – ha ammesso: "Abbiamo deciso, non restiamo alla Fiorentina. Salah si trasferirà in un altro club italiano questa estate".
Lettera di diffida all'Inter, egiziano convocato
La Juventus, secondo le parole dell'ad Marotta, s'è chiamata fuori dalla vicenda ("non abbiamo alcun interesse per Salah – ha ammesso il dirigente bianconero -. Credo che giocherà a Milano in una squadra che ha una maglia a strisce…"). Tutti gli indizi conducono all'Inter con la Fiorentina che ha sul tavolo – secondo quanto rivelato da Sky Sport – la lettera di diffida per il club nerazzurro ‘accusato' d'aver contattato un calciatore sotto contratto (azione vietata ai termini del regolamento). Nello stesso tempo, i viola continuano il tiro alla fune con l'egiziano, formalmente convocato per il ritiro del 13 lulgio a Moena.
Viola e Salah alla battaglia legale
Una proposta sconcertante, shock, da mille e una notte. Non per Mohamed Salah evidentemente o per chi lavora per lui visto che il giocatore malgrado l'offerta milionaria da parte del club viola, non ha ancora fatto sapere alcunché sul proprio futuro. Senza rifiutare, ma senza mettersi in contatto con il patron Andrea Della Valle che ha atteso un segnale da parte del trequartista ambito da mezza Europa. Aprendo al contenzioso se non ufficiale, quantomeno reale perché la dirigenza gigliata ha rotto con gli agenti di Salah rei di non aver rispettato le scadenze e aver fatto cadere nel vuoto qualsiasi dialogo. Una situazione insostenibile perché lo stesso entourage di Salah avrebbe anche ‘minacciato’ la Fiorentina di ricorrere alla Fifa ritenendo di dubbia valenza legale l'accordo risalente allo scorso gennaio. Il rapporto professionale tra Salah e la Fiorentina, dunque, al momento c’è ancora e resta sulle basi originarie: il suo ingaggio sarà dunque di circa 1.8 milioni di euro più bonus come pattuito nel prestito col Chelsea, club al quale andrà corrisposto un milione per il secondo anno di prestito.
Il comunicato della Fiorentina. "In merito agli accadimenti degli ultimi giorni che hanno coinvolto l'atleta Mohamed Salah, ACF Fiorentina al fine della massima trasparenza nei confronti dei propri tifosi precisa quanto segue. Il calciatore, tramite il suo rappresentante ha rifiutato la proposta migliorativa del proprio contratto ed ha addirittura manifestato l'intenzione di essere trasferito in altro club e non rispondere alla convocazione che gli era stata già inoltrata. In considerazione di quanto sopra è stato dato mandato ai nostri legali di valutare le azioni necessarie per la tutela dei diritti della Società".
La replica dell'entourage del calciatore. "In risposta al comunicato della Fiorentina, vogliamo affermare che Salah in questo momento è un giocatore del Chelsea. Il documento in questione è chiarissimo, ed è increscioso che la Fiorentina sostenga adesso l'intenzione di avviare azioni legali".
Il contratto: quadriennale a 3 milioni più bonus
Cosa avevano offerto i toscani. La decisione da parte della società gigliata era stata tanto coraggiosa quanto perentoria: 3 milioni all'anno più bonus a salire con contratto quadriennale e opzione per un quinto più 18 milioni da dare subito al Chelsea per acquistare il 100% del cartellino. Una proposta da top player visto che a Firenze oggi nessuno avrebbe questo tipo di trattamento. Con un però.
Il documento della discordia
La scrittura privata della discordia. Il documento – come riporta la Gazzetta – è una dichiarazione unilaterale della Fiorentina che lascia sostanzialmente le mani libere a Salah di scegliere in quale club andare a prescindere da qualsiasi altro accordo tra Chelsea e Fiorentina. L’ultima parola, quindi, spetta all'egiziano. Da parte loro i toscani ritengono non valida quell'accordo perché quel diritto non è stato esercitato entro il 30 giugno e per questo hanno inviato una raccomandata a Salah perché si presenti a Firenze il 13 luglio per le visite mediche rituali e la partenza per il ritiro a Moena.
Le ragioni della Fiorentina
Il presidente Andrea Della Valle insieme all'offerta ha posto dei paletti intoccabili: primo, la scadenza è fissata per le 20 di giovedì. La Fiorentina non ci sta a giocare a rimpiattino e ha voluto chiudere subito la porta ad eventuali aste al rilancio. Secondo, il giocatore entro tale orario deve contattare direttamente il presidente senza intermediari a fare da filtro. Andrea Della Valle vuole parlare con Salah per confermargli l'entusiasmo e la realtà dell'offerta volendo percepire dall'altro capo del telefono uguale moneta.
Libero di scegliere, anzi no
Tutto chiaro, anzi chiarissimo. Tanto che Salah – malgrado l'offerta e l'ultimatum – non si è fatto vivo. La sensazione che gli agenti e l'entourage attorno all'egiziano stia lavorando su più fronti, provando a sfruttare la proposta viola per attenderne di più sostanziose su cui ragionare. I dubbi sono ben fondati: negli ultimi giorni la dirigenza viola ha fatto passi in avanti da sola, dichiarandosi apertamente a disposizione di Salah che però non ha mai potuto parlare con la Fiorentina se non attrai suoi procuratori. Che continuano a fare melina.
I viola hanno depositato il contratto in Lega
Così, la questione si complica. La Fiorentina è forte dell'accordo con il Chelsea – club che per inciso è pronta a prendersi i 18 milioni subito – che prevede un altro anno di contratto agli stessi parametri del primo. Questo ha consentito al club viola di depositare questa sera il contratto in Federcalcio e a convocare l'egiziano per il ritiro della squadra previsto il prossimo 13 luglio. Forzando la mano, ma dimostrando che l'idea di fondo non ammette discussioni: se Salah si farà vivo entro breve il contratto depositato verrà sostituito con quello nuovo, altrimenti il calciatore dovrà rispettare gli accordi.