Fiorentina-Milan 1-2: Pato e Seedorf ancora decisivi
In casa Milan c'era la consapevolezza che, nonostante la grande vittoria nel derby, lo scudetto non era (e non è) affatto in tasca. Le rivali sono ancora lì. Il Napoli, dopo il successo sul Bologna, aveva addirittura agguantato i rossoneri (va ricordato che fino a un mese fa la squadra di Mazzarri era a -8).
A Firenze il Milan è entrato in campo con lo spirito giusto. Vicina al gol dopo due minuti, è andata in vantaggio all'8′ con Clarence Seedorf (l'olandese è in forma strepitosa: vedi pagelle Fiorentina-Milan) e ha fallito il raddoppio poco dopo con Pato. La reazione della Fiorentina è durata un quarto d'ora. Poi la squadra di Allegri è tornata a macinare gioco, non concedendo nulla all'avversario. Pato era imprendibile per la lenta difesa viola, Boateng molto dinamico, Seedorf il solito giocoliere concreto. Anche Ibrahimovic aveva dato il suo apporto. Da un suo passaggio a Boateng nasce l'assist per Pato e la rete del raddoppio (video gol Fiorentina-Milan).
Nel primo quarto d'ora della ripresa i rossoneri avrebbero potuto fare una goleada. Ma Ibrahimovic, che non segna su azione da tempo immemore, ormai, ha fallito clamorosamente due occasioni a tu per tu con Boruc. Gli ultimi minuti di gara sono stati di autentico terrore per i tifosi milanisti. Prima il gol di Vargas che riapre il match, poi l'espulsione di Zlatan che lascia il Milan in dieci in un momento delicatissimo della partita.
Gli uomini di Allegri sono riusciti a resistere agli assalti finali dei viola senza grandi affanni. Anche perché hanno una super difesa (mancava Nesta, ma Yepes è stato al solito molto bravo), un portiere che infonde sicurezza e un Pato che, là davanti, riesce a impegnare da solo 2-3 avversari alla volta.
Il brasiliano è il vero uomo in più in questo finale di stagione. Ha già realizzato 14 reti in campionato, nonostante le tante partite saltate causa infortunio. Benissimo ha fatto la società rossonera a difenderlo con forza quando tutta la critica lo bersagliava. Se c'è uno che di critiche non ne merita questo è proprio il ‘papero'. Il brasiliano, se sta bene, è uno che fa la differenza. E' il giovane più forte al mondo, ha una media realizzativa stratosferica. Ma non è soltanto per i gol che Pato è importante. Ieri l'ex Internacional Porto Alegre ha servito anche l'assist per Seedorf; ha corso; ha aiutato la squadra. Insomma, è un Pato determinante.
E' lui l'uomo davvero indispensabile per i rossoneri. Ibrahimovic, invece, combina disastri in serie. Espulso col Bari, espulso di nuovo ieri sera. Senza dimenticare i due gol clamorosamente sbagliati. Lo svedese ha smarrito la via della rete. Al termine di Fiorentina-Milan Allegri ha spiegato cosa può essere accaduto: "Ibra mi ha detto che imprecava contro se stesso, spesso lo fa anche in allenamento ma l'arbitro ha preso una decisione diversa e abbiamo finito in dieci". Qualunque cosa sia accaduta realmente, non c'è dubbio che Zlatan avrebbe dovuto avere un comportamento ben diverso.
Ora Ibrahimovic sarà squalificato (le tre giornate non gliele toglie nessuno) e Allegri tornerà a utilizzare nuovamente Robinho. Visto cosa combina lo svedese ultimamente, non è affatto una cattiva notizia per i tifosi rossoneri. Certo, anche Robinho sciupa molti gol, ma corre più di Ibra e non si fa espellere.