Fiorentina, Mihajlovic: sconfitti dal Palermo per colpa mia

Cambiando l'ordine degli addendi, il risultato non cambia. In questo caso, gli addendi sono gli allenatori, e il risultato è lo stesso: la Fiorentina di Prandelli, lo scorso campionato, subì un'autentica mazzata psicologica dopo lo sfortunato ottavo di finale di Champions contro il Bayern Monaco, e da quella partita in poi, le cose non furono più le stesse; un crollo verticale in classifica fece insorgere la piazza viola, accusando Prandelli di "mancato impegno" dopo la ormai certa nomina a CT della Nazionale per il dopo-Lippi. Quindi Corvino e Della Valle decisero di puntare su una figura giovane, carismatica e già esperta della serie A, e la scelta cadde su Sinisa Mihajlovic.

Cambiando l'ordine degli addendi, il risultato non è cambiato: la Fiorentina naviga nelle zone basse della classifica, in piena crisi di gioco e risultati, con i ritorni di Jovetic e Mutu ancora troppo lontani e con il morale sotto i tacchi.

Ieri è arrivata l'ennesima sconfitta casalinga, stavolta contro il Palermo di Pastore e Ilicic, e Mihajlovic fa da scudo sui suoi giocatori, assumendosi tutte le responsabilità: «Abbiamo perso meritatamente: per un tempo non abbiamo giocato da Fiorentina, abbiamo regalato 45′ al Palermo. Ed è colpa mia. (…) Siamo stati troppo timidi, e cose del genere le paghi. Poi siamo tornati a giocare, col rigore avremmo potuto pareggiare quando mancavano 20′ e chissà cosa sarebbe successo…Però la sconfitta è meritata, e se non sono riuscito a trasmettere alla squadra l'atteggiamento giusto è colpa mia».

Già, il rigore sbagliato… se Ljajic avesse centrato quel calcio di rigore, forse non si sarebbe alzato alcun vespaio in casa viola.

Il tecnico serbo, poi, vira sulla situazione Montolivo: «Se Riccardo si opererà in questo periodo di sosta del campionato? Ma chi l’ha detto? Lui non ha bisogno di alcun intervento chiururgico (…) Non è niente di grave, ha bisogno solo di riposare. Peraltro dopo l’espulsione di oggi sarà pure squalificato per il prossimo match di campionato e quindi i giorni a disposizione diventeranno anche di più».

Giuseppe Senese