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Fiorentina, Mario Gomez nullo contro la Juve: nemmeno un tiro in porta

L’ex Bayern non riesce più a ritrovarsi: nel match contro i bianconeri non ha fatto nemmeno un tiro verso Buffon in 70 minuti di gioco. E per Montella il problema attacco resta una ferita aperta difficile da rimarginare.
A cura di Alessio Pediglieri
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Vincenzo Montella ci ha provato, giustamente e contro la Juventus ha schierato una Fiorentina con punta d'attacco dal primo minuto Mario Gomez, l'ex Bayern Monaco in cerca di riscatto da quando è approdato in riva all'Arno. Ma il tecnico della Viola ha ricevuto in cambio il classico ‘due di picche' dal tedesco che ha deluso su ogni fronte. Certo, finchè è rimasto in campo prima di giocarsi la carta babacar, Gomez si è anche dannato e ha provato a fare la differenza. Il problema però è sempre lo stesso: non ci riesce più da tempo, diventando un normalissimo giocatoreche ha perso il ‘killer instinct' sotto porta. Nella sfida ai bianconeri resta solo negli occhi l'azione del secondo tempo fermata magistralmente da Bonucci ancor prima che potesse creare problemi a Buffon. Troppo poco per un campione che in Germania ha vinto tutto ciò che c'era da vincere e a Firenze stenta anche soltanto tirare in porta.

L'involuzione del tedesco. Per l'ex Bayern è stata una serata nera, da dimenticare: zero tiri verso la porta di Gigi Buffon in 69 minuti di partita. Assolutamente il nulla. E' questo il magro bottino del centravanti della Fiorentina Mario Gomez nella gara contro la Juventus. Il giocatore tedesco aveva ritrovato il goal in trasferta contro il Cagliari, dopo ben otto mesi e mezzo di digiuno. Ma la sfida contro la capolista ha dimostrato che per lui la miglior condizione è ancora lontana con una preoccupante involuzione tattica e tecnica. E che dimostra come anche questa stagione, costellata da infortuni e da prestazioni opache sia nuovamente deludente: il bilancio parla di appena una rete in 7 presenze complessive.

Mancanza di alternative. E per Montella si apre il fronte del dubbio: Gomez tecnicamente non si dovrebbe discutere, il rientro dagli infortuni impone di dargli tempo, spazio e fiducia. Ma un giocatore così ‘perso' in mezzo al campo difficilmente si è visto soprattutto se porta con sè un passato glorioso e decisivo come è stato quello dell'ex Bayern. E se si aggiunge la carenza di punte della Fiorentina, il tutto si acuisce ancor più visto che il bon Babacar è giovane, intraprendente e promettente ma ancora lontanissimo dall'essere una valida alternativa su cui puntare tutto e subito.

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