Fiorentina, Kalinic ci crede: “Sono il nuovo Batistuta e vinceremo lo scudetto”

Di certo è una delle note più positive del campionato di Serie A da settembre ad oggi anche perché nessuno si aspettava un'esplosione così fragorosa e immediata. Balotelli, Icardi, Higuain, Dzeko, Mandzukic, Bacca. Erano loro i nomi attorno ai quali si era concentrata l'attenzione dei tifosi e degli amanti del bel calcio. Attaccanti di razza, giocatori di qualità, bomber conosciuti e famosi che però hanno dovuto fare i conti con Kalinic, il nazionale croato arrivato a Firenze nel quasi più assoluto anonimato. E che è riuscito a farsi spazio a suon di reti e prestazioni tanto positive da aver spinto la Fiorentina fino in cima alla classifica.
Non è stato di certo un acquisto da ‘botteghino', non un nome di grido da far accorrere tifosi al Franchi o far fare le fila per gli abbonamenti stagionali. Una scena che era stata il biglietto da visita per Mario Gomez, bomber proveniente dal Bayern per il quale l'intera città era impazzita. Senza venire ripagata in campo. Sono già undici gol in stagione, invece, per Kalinic, che in estate non ha avuto una presentazione da mille e una notte: "E' giusto così, il paragone non ha senso – sottolinea a La Repubblica – Lui veniva da un top club e aveva segnato una valanga di gol. Non mi aspettavo gli applausi per il mio nome, semmai per le reti che speravo di fare. E sono arrivati, quindi sono contento".
Higuain è il centravanti più forte (Kalinic, Fiorentina)
Un amore tra Kalinic e tifosi sbocciato in campo e anche per le scelte dell'attaccante classe '88 che ha rinunciato ad una parte di soldi pur di trasferirsi a Firenze e vestire la maglia numero ‘9', quella di Batigoal: "Quello che perdo di ingaggio, lo guadagno in qualità della vita. Io nuovo Batistuta? Appena ho firmato sono andato a rivedermi i suoi gol più belli, come la rete a Wembley contro l'Arsenal, roba da matti. So che onorare la sua numero nove non sarà facile, è una missione speciale, ma ci riuscirò"
Così come lo scudetto. Un titolo da raggiungere e alla portata dei Viola. Soprattutto se Kalinic resta a certi livelli: " Lo Scudetto? Lo vinciamo noi: Paulo Sousa è un grande motivatore, attento ad ogni dettaglio: andiamo in campo per divertirci e si vede. Gli avversari? Higuain è irraggiungibile, ma è la Juve che ha lasquadra più forte"