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Fiorentina-Juventus, Pradè: “Rossi? Pensate che è solo al 70%”

Il ds viola esalta l’attuale cannoniere della serie A e applaude i propri tifosi: “Era la prova generale dello stadio senza barriere”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il diretto sportivo viola Daniele Pradè si gode l'entusiasmante vittoria in rimonta sulla Juventus, con uno spettacolare quanto coinvolgente 4-2 con cui la Viola ha ribaltato lo 0-2 iniziale e ha puntio gli uomini di Conte. Un trionfo sotto ogni punto di vista: sportivo, d'immagine, per la società. Contro una rivale storica che è crollata dopo aver toccato con mano un successo che sembrava certo fino a 20 minuti dalla fine. Poi, la metamorfosi dei gigliati, il black-out bianconero e il ‘mitragliere' Giuseppe Rossi mattatore di giornata con una fenomenale tripletta.

L'oro di Firenze – Proprio ‘Pepito' è al centro dei tributi del giorno dopo. A ‘Radio Rai', Pradè non ha che elogi sperticati verso l'italo americano prelevato un anno fa dalla Spagna quando era ancora infortunato e convalescente tra i dubbi generali. La Fiorentina l'ha saputo curare, attendere, riportare in campo. Oggi è lui l'emblema di una squadra che ha vinto una sfida delicatissima e può vantare di avere nella propria rosa il capocannoniere della serie A con 8 reti in 8 giornate: "E’ un grande orgoglio per noi e per i Della Valle avere fatto questa operazione. Ci abbiamo scommesso e lo abbiamo riportato in Italia quando nessuno se l'aspettava. E pensare che non è neanche al 70% delle sue qualità fisiche ed è già determinante. Noi parliamo tanto coi nostri calciatori e appena arrivato in Italia, Borja Valero ci disse che lui era il giocatore più forte con cui aveva giocato, e si parla dell’agosto 2012. Poi però l’operazione Rossi è stata avviata nell’ottobre scorso.Ma non c'è alcun rimpianto".

La vittoria di tutti – Vittoria sul campo ma anche sugli spalti. Della Valle in tribuna d'onore ha esultato come il primo tifoso viola, in curva tutto il popolo gigliato ha vissuto in modo corretto la partita senza che vi siano stati attimi di vera tensione. Poi, la festa che è continuata anche fuori dal Franchi in un clima assoluto di festa. Un quadro che Pradè vuole sottolineare: "E’ stata una bellissima emozione, fuori dallo stadio ad aspettare la squadra e i Della Valle c’erano migliaia di persone. Alla fine della partita ho incontrato il questore di Firenze e ci siamo fatti i complimenti perché era il primo esame vero per lo stadio senza barriere ed è andato tutto alla grande. Non c’è stato neanche alcun coro discriminatorio. L’avvio di campionato non è stato esaltante, ma abbiamo perso soltanto una partita, con l’Inter. Abbiamo avuto degli infortuni importanti ma siamo contenti, perché questa è una squadra costruita per divertire. E’ stata una partita equilibrata, poi un episodio, il rigore, ha cambiato la partita. Lo stadio ci ha trascinato, il condizionamento psicologico esiste anche per il campione e c’è stato uno stadio che ha condizionato la gara della Juventus".

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