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Fiorentina, il benvenuto degli ultrà al nuovo allenatore: “Sousa gobbo di m….”

La notizia del probabile arrivo del tecnico portoghese, ex giocatore della Juventus, ha scatenato le proteste di parte della tifoseria gigliata. Il messaggio inequivocabile, è comparso nei pressi dello stadio di Firenze.
A cura di Alberto Pucci
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Montella è già un ricordo, Paulo Sosa più di un'ipotesi. In attesa che la trattativa vada a buon fine, i tifosi della Fiorentina si sono già schierati contro la decisione della società dei fratelli Della Valle, di affidare la panchina della squadra all'allenatore portoghese. Paulo Sosa, brillante tecnico del Basilea ma ex giocatore della Juventus, alle latitudini del "Franchi" di Firenze non è gradito. E' questo il messaggio, chiaro e che non lascia spazio ad interpretazioni, che gli ultrà della viola hanno voluto testimoniare con una scritta su un muro, nei pressi dello stadio gigliato. Il personale benvenuto di parte della tifoseria toscana, è stato impresso a vernice spray nella zona di uno dei punti di ritrovo storici del tifo fiorentino, a pochissimi metri dall'impianto di gioco. Oltre al muro virtuale di Internet, dove nelle bacheche frequentate dal tifo viola sono comparsi messaggi contro l'allenatore lusitano, qualcuno ha pensato bene do utilizzare un vero e proprio muro per dimostrare tutto il suo disappunto.

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Secondo i tifosi della Fiorentina il tempo non ha, evidentemente, cancellato il passato bianconero di Paulo Sosa. Con la Juventus, l'ex centrocampista ha giocato dal 1994 al 1996 conquistando una Champions League, uno Scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa. Negli anni addietro, in quel di Firenze arrivarono anche altri "nemici" bianconeri. I casi più eclatanti furono quelli di Angelo "Soldatino" Di Livio e di Giovanni Trapattoni. Il giocatore sbarcò nel 1996 e rimase per ben sei anni, riuscendo a fatica a conquistare l'affetto del popolo toscano. Il tecnico di Cusano Milanino, invece, rimase per sole due stagioni (dal '98 al 2000) perdendo anche una finale di Coppa Italia contro il Parma. Ora è la volta di Paulo Sosa che, oltre ad avere un "pedigree" juventino per nulla apprezzato, dovrà cercare di far meglio di Vincenzo Montella che, clausole e litigi a parte, ha dimostrato di meritarsi tutti gli elogi raccolti in questi anni.

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