Fiorentina, Giuseppe Rossi non migliora: “Diagnosi incerta”
Le notizie che arrivano dagli Stati Uniti purtroppo non sono di quelle che portano con sè sorrisi e sollievi, anzi: per Giuseppe Rossi i consulti americani stanno divenendo ora dopo ora diagnosi sempre più negative con i legamenti del ginocchio infortunato che potrebbero costringere l'attaccante della Fiorentina e della Nazionale ad allungare ancora di più i tempi di recupero. Sembra al momento scongiurato un nuovo intervento sull'arto già martoriato in passato dai bisturi ma quello che adesso preoccupa è l'integrità fisica: il crociato non si è rotto ma è stato sollecitato duramente e potrebbe mettere a rischio la stabilità del ginocchio.
Integrità a rischio – A dare l'allarme è uno sconsolato Andrea Pastorello, procuratore storico di ‘Pepito', che fa luce sulle notizie che rimbalzano da Oltreoceano e che non sono per niente rassicuranti visto che anche i medici fanno fatica ancora a pronunciarsi: "Nemmeno il prof. Steadman ci ha dato un quadro preciso del suo ginocchio. Purtroppo l'umore di Giuseppe non è dei migliori. Lo spavento del momento è passato ma continuo a sentirlo giù di morale, probabilmente è anche dovuto alla diagnosi che stenta ad arrivare. Non si è mai parlato di tempi perché non si conoscono: quello che è certo è la lesione di secondo grado al collaterale mediale, che preoccupa meno. Il problema è la ‘sollecitazionè del crociato già operato che nessuno riesce a quantificare. Una sollecitazione va a influire sulla stabilità del ginocchio e questo va valutato. Il crociato non si è rotto, ma se il ginocchio non è più stabile come prima può creare problemi".
L'ipotesi intervento e la voglia di combattere – Di fronte a tutto ciò c'è chi prevede un ulteriore intervento chirurgico che significherebbe stagione finita per Rossi ma soprattutto un nuovo delicatissimo intervento a ginocchio e legamenti già precedentemente e ripetutamente finiti sotto i bisturi. Pastorello non esclude nulla ma l'operazione chirurgica rimane solo l'ipotesi più estrema: "Di operazioni non ne hanno mai parlato, né i medici della Fiorentina né il prof. Steadman. Ma bisogna vedere cosa va fatto, al momento la situazione non è chiara. Sto seguendo più l'uomo del calciatore e stiamo ricostruendo la sua voglia di combattere. Lui è combattente, ama il calcio e ama essere in campo. Quando avremo diagnosi troverà le forze per combattere. Ci hanno dato garanzie del recupero al 100%, ma non sappiamo purtroppo tempi di recupero. Rossi è un patrimonio di tutti e va tutelato, è il modello di un calcio pulito".