Fiorentina, è morto Davide Astori
Una notizia tragica arriva da Udine. E' morto il difensore della Fiorentina Davide Astori, trovato senza vita nell'albergo ‘La Moret' dov'era in ritiro con la squadra. La partita tra Udinese e Fiorentina è stata rinviata, la decisione è stata presa dal commissario della Lega Calcio, Giovanni Malagò. Astori sarebbe deceduto per un arresto cardiocircolatorio ed è deceduto nel sonno (l'autopsia chiarirà le reali cause della tragedia). Lascia una compagna Francesca Fioretti e una figlia, Vittoria di 2 anni.
Il comunicato della Fiorentina
Il comunicato che nessuno avrebbe mai voluto scrivere e mai voluto leggere quello della Fiorentina, che ha annunciato la morte del suo capitano Davide Astori e ha chiesto sensibilità a tutti gli addetti ai lavori.
La Fiorentina profondamente sconvolta si trova costretta a comunicare che è scomparso il suo capitano Davide Astori, colto da malore. Per la terribile e delicata situazione, e soprattutto per rispetto della sua famiglia si fa appello alla sensibilità degli addetti ai lavori.
Le parole del Procuratore di Udine
Il capo ufficio stampa della Fiorentina nei minimi dettagli ha raccontato la triste e purtroppo indimenticabile mattinata vissuta dalla squadra e dalla società viola:
Il ragazzo non si è presentato alla colazione della squadra alle 9.30, di solito lui era quello che si presentava per primo e siamo andati a controllare. Davide dormiva da solo, alcuni calciatori dormono in camera singola, altre in camere doppie. La compagna è stata avvertita dalla società. Mentre i genitori sono stati avvertiti telefonicamente.
Il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo ha ribadito che il giocatore è deceduto per un arresto cardiocicolatorio per cause naturali, ma dopo aver confermato le prime ipotesi ha anche detto: "è strano che succeda una cosa del genere a un professionista così monitorato senza segni premonitori". Il portiere Sportiello, l'ultimo ad aver visto vivo Astori è stato ascoltato dai carabinieri di Udine.
Rinviata tutta la 27a giornata di Serie A
Il mondo del calcio è sconvolto, e non può essere altrimenti quando scompare un ragazzo di appena trentuno anni. Dopo il rinvio del match dell'ora di pranzo tra Genoa e Cagliari e soprattutto del match tra Udinese-Fiorentina, la Lega di Sere A ha deciso di rinviare a data da destinarsi tutta la 27a giornata.
Malagò sotto shock per la morte di Astori
Sono sconvolto. Quando mi ha chiamato la Fiorentina per raccontarmi l'assurda tragedia che ha colpito Davide Astori, sono rimasto allibito e senza parole. Sono stato assalito da mille pensiei, ho riflettuto a lungo sul dramma di un ragazzo che nel pieno della sua maturità sportiva e agonistica scompare in una stanza d'albergo a poche ore da una partita di campionato. L'improvvisa scomparsa di Astori deve ancora una volta porre l'accento sulle necessità di controlli fisici assidui e costanti non solo per il calcio professionistico ma nello sport in generale.
Cagliari, Roma e Fiorentina le squadre di Astori
Nato in provincia di Bergamo nel 1987, Astori inizia a giocare da bambino e quando ha quattordici anni diventa un giocatore del Milan, con cui effettua tutta la trafila fino al 2006. Fa la gavetta, gioca in prestito in Serie C con Pizzighettone e Cremonese. Nel 2008 passa al Cagliari. In Sardegna vive tante grandi stagioni disputando quasi centottanta partite. Poi gioca per un anno con la Roma, prima di firmare con la Fiorentina, di cui è diventato anche il capitano la scorsa estate dopo la cessione di Gonzalo Rodriguez. Difensore elegante, forte fisicamente e anche molto veloce, molto abile in fase offensiva, ha vestito la maglia della nazionale italiana in 14 occasioni (1 gol al Brasile) e ha partecipato anche nel 2013 alla Confederations Cup.