Fiorentina, Commisso: “Polemiche? Basta, diciamo che parlo male l’italiano…”
Non è stato un pomeriggio di felicità per il popolo gigliato al Franchi. L'Atalanta di Gasperini ha fatto man bassa e si è portata via l'intera posta in gioco. Un match aperto dal gol di Chiesa che ha illuso i gigliati ma che alla fine ha visto trionfare i nerazzurri sempre ancorati ai posti alti della classifica. Un ko che fa male, ma che il presidente della Fiorentina Rocco Commisso accetta senza polemiche, sotterrando l'ascia di guerra roteata durante la settimana del dopo Juventus-Fiorentina.
Una scelta, quella del patron della Viola che era stata annunciata anche prima della gara contro l'Atalanta. I tifosi gigliati avevano promesso un ‘benvenuto' caloroso, intriso di polemica con magliette ad hoc e cori pronti a sostenere il neo patron contro i ‘poteri forti' e la sempre odiata Juventus. Alla fine, non ci sono state esagerazioni particolari, lo stesso Commisso se ne è rallegrato a fine gara: "Voglio ringraziare i miei tifosi, sono stati i numeri 1 in questa giornata. Spero non li multino perché hanno fatto un tifo molto caloroso…"
Chiusa la polemica con la Juve
Poi, il ritorno sulla polemica con la Juventus, i suoi dirigenti (Nedved) e alcune eccellenze del calcio italiano (con l'AIA che ha difeso la classe arbitrale): "io l’italiano non lo parlo molto bene e quando le persone si confrontano con me devono farlo in inglese. Molti commenti, soprattutto su Sky, da parte di ex calciatori non mi sono piaciuti particolarmente, ma andiamo avanti. Ho investito tanti soldi, altri ancora ne investirò: Firenze merita tutto questo".
La rabbia di Iachini
Più infastidito e perplesso, Iachini che non ha digerito una sconfitta evitabile: "Abbiamo diversi giovani ma è lì che dobbiamo fare un salto di qualità in campo. Abbiamo concesso qualche tiro, ma abbiamo tirato pochissimo. Sul piano del palleggio e della qualità del gioco, abbiamo sbagliato tanto e non abbiamo costruito come fatto in altre occasioni, dobbiamo restare più concentrati".