Fiorentina-Catania 2-1, Giuseppe Rossi: “Voglio tornare più forte di prima”

Un ‘cucchiaio', preciso e beffardo, su rigore. Era il 1° ottobre 2011, l'ultimo gol segnato da Giuseppe Rossi con il Villareal prima del calvario di operazioni, cure, terapie, paura di non tornare mai più quello di prima, di perdere ogni cosa. Aveva chiuso i sogni nel cassetto a doppia mandata, da quando ha indossato la maglia viola ed è tornato in Italia li ha tirati fuori e in quell'urlo di gioia per la rete del momentaneo vantaggio contro il Catania ha scaricato tutta la rabbia e i bocconi amari ingoiati finora. "Sono molto contento – attacca Pepito a SkySport – è davvero un giorno molto bello, non solo perché ho segnato. In tribuna c'erano mia madre, tutta la mia famiglia. Aver fatto gol davanti a loro è stato ancora più bello. Lo dedico a mio padre". Scomparso nel 2012, quel numero 49 che Pepito porta sulle spalle era il suo anno di nascita.

La casacca gigliata e quella della Nazionale. Rossi prende fiato, ci pensa sopra e risponde con pacatezza. "Mi fa piacere che Prandelli pensi a me… sto cercando la forma migliore per tornare quello che ero prima e anche di più. Ringrazio la Fiorentina che ha creduto in me, lasciandomi anche la possibilità di recuperare accanto alla mia famiglia. Il club è stato molto disponibile, ne sono molto grato".

Mario Gomez, accanto a lui in attacco. "A differenza di Nilmar (suo compagno di reparto al Villareal) che era più veloce e poteva partire anche da esterno. Mario ha fatto un grande lavoro per noi e dopo il gol sbagliato gli ho detto semplicemente ‘il prossimo lo fai'…".

Il duello con la Juve e lotta al titolo. "Lo scudetto? Non sto pensando a queste cose, ma a recuperare subito, perché contro il Grasshopper dobbiamo farcela e passare ai gironi di Europa League".