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Fiorentina, Borja Valero il centrocampista giramondo naturalizzato viola

Lo spagnolo ha giocato con le maglie del Real, Maiorca, West Bromwich e Villarreal prima di vestire quella gigliata. E in poco più di una stagione si è già conquistato un posto d’onore nella storia recente della Viola.
A cura di Alessio Pediglieri
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borja valero fiorentina

La doppietta segnata contro il Verona nello spettacolare 4-3 della Fiorentina è stato l'ultimo acuto di un giocatore da subito entrato nel cuore dei tifosi della Viola e negli schemi di Montella: Borja Valero, lo spagnolo giramondo nato calcisticamente nella scuola madridista ma ben presto capace di trovare fortune altrove. In Spagna, come in Inghilterra, come in Italia. Il centrocampista dei Tre Mondi, giocatore universale capace di diventare regista davanti alla difesa oppure giocare come interno di centrocampo e all'occorrenza bravo anche nel ruolo di trequartista. Eccellente in fase di costruzione, ma abile anche in interdizione e quando occorre capace anche di andare a segno.

Scuola Real – Arrivato nella Viola di Montella quasi in sordina nell'agosto del 2012, per soli 7 milioni di euro, oggi è un punto di riferimento del gioco dei gigliati dopo un anno trascorso ad ambientarsi e a comprendere al meglio il calcio italiano. Perchè Borja Valero oltre ad essere un calciatore duttile è anche un uomo intelligente capace di mettersi sempre a disposizione di squadra, moduli e progetti. Lo fece ad inizio carriera quando il Real Madrid (dopo averlo cresciuto e fatto debuttare sia in Liga che in Champions League) nel 2007 non credette in lui e lo mandò a Maiorca, prima grande scommessa vinta dall'allora 22enne centrocampista spagnolo che riesce a farsi conoscere ed approdare in Premier League tra le fila del West Bromwich che lo acquista per oltre 4 milioni di euro. Sarà l'acquisto più caro nella storia del club inglese.

Dallo spettro della B alla Viola con Pepito – In Inghilterra l'avventura però dura l'arco di una stagione: Valero ritorna in Spagna, nella Liga, ancora col Maiorca per un anno per poi approdare nel ‘Sottomarino Giallo' del Villarreal, come compagno di squadra di Giuseppe Rossi. Ed è proprio tra il 2010 e il 2012 che gioca il suo miglior calcio malgrado l'ultima stagione coincide con la retrocessione del Villarreal. Un dramma sportivo che si trasforma invece nella ‘salvezza' di Borja Valero che trova subito estimatori vicino all'Arno. Dove arriva anche il compagno di mille partite in Spagna: Giuseppe Rossi. Con Pepito (che arriva in Viola da infortunato) diventa uno dei punti di forza del nuovo progetto targato Montella. Che sfiora la Champions  alla prima occasione e inizia l'attuale annata mantenendo una media da Zona Coppe con una costanza da grande squadra. Borja dà il suo immancabile contributo: nel primo anno vanta 41 presenze tra serie A e Coppa Italia, segnando 2 reti, in questa stagione dopo 20 partite è già a 5 gol, 4 in campionato una in EuroLeague.

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