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Fiorentina, Bernardeschi: “Messi talento naturale, CR7 no”

Il fantasista viola, ancora alle prese con il suo infortunio, ha parlato dei suoi obiettivi per questo finale di stagione: “Spero di rientrare presto, perchè voglio giocare e poter dimostrare ancora il mio valore”.
A cura di Alberto Pucci
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Ci vorrà ancora qualche giorno prima di rivedere in campo Federico Bernardeschi. Il giocatore della Fiorentina non sarà in campo contro il Bologna, a causa di un problema alla caviglia sinistra che lo ha costretto a saltare anche l'impegno con la Nazionale. Come comunicato ufficialmente dal club gigliato, il numero dieci viola verrà visitato nuovamente nella prossima settimana per capire i tempi di recupero. Una brutta notizia per l'attaccante di Sousa: "In queste nove partite voglio poter scendere in campo – ha spiegato in un'intervista rilasciata a Radio Deejay – Purtroppo il mio infortunio è piuttosto raro, un edema osseo all’interno della caviglia che richiede tempo e mi ha fatto saltare anche la Nazionale. Sono arrabbiato per aver saltato la convocazione, ma sono comunque felice di far parte di questo gruppo. E' una generazione importante che sta crescendo, maturando e che sono convinto verrà fuori. Meno male, perché era da un po' che non si parlava di giovani italiani forti".

La differenza tra Cristiano Ronaldo e Messi

L'infortunio non ha tolto il sorriso a Bernardeschi. Sempre al centro di presunte trattative di mercato (il suo nome è stato accostato a Inter e Juventus), il 23enne di Carrara ha ben chiaro quello che è diventato il suo obiettivo: "Voglio crescere giorno dopo giorno e sono convinto di poter dimostrare ancora tanto – ha continuato il talento della Fiorentina – Per raggiungere obiettivi importanti devi essere una macchina, avere in testa la cultura del lavoro ed evitare quelle che sono le distrazioni lontano dal campo. La scorsa stagione ho anche giocato in un ruolo non mio, ma con il sacrificio sono riuscito anche a guadagnarmi l'Europeo. A chi mi ispiro? A Cristiano Ronaldo. Il portoghese ha costruito il suo talento con l’etica del lavoro, non come Messi che ha un talento naturale donato dal Signore".

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