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Finita la pacchia per Neymar e soci, il Psg pronto a tagliare gli stipendi

Le ultime notizie che arrivano dalla Francia confermano la volontà da parte del presidente, Nasser Al-Khelaïfi, di avviare un piano di ridimensionamento dei costi. Attualmente i francesi spendono 371 milioni di euro a fronte di un fatturato di 637. Nella Ligue 1 molte società hanno già ridotto gli investimenti, il Psg è pronto a farlo seguendo l’esempio del Barcellona.
A cura di Maurizio De Santis
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Un taglio agli ingaggi milionari del Paris Saint-Germain. La crisi economica che ha investito il calcio europeo investe anche un club molto ricco come quello francese. La diffusione del Covid-19 e lo sconvolgimento che ha portato alla vita dei Paesi "infetti" è stato tale da mettere in subbuglio le economie e la vita quotidiana. In Francia la situazione ha raggiunto livelli allarmanti, non come in Spagna, ma la proliferazione del contagio ha spinto le autorità politiche a misure restrittive e, di conseguenza, i vertici del calcio transalpino a sospendere ogni attività agonistica.

Nella Ligue 1 ci sono società che hanno già iniziato l'operazione di riduzione dei costi, il Psg (nonostante il serbatoio di fondi dello sceicco) si prepara a varare anche il proprio piano di risparmi che toccherà e i dipendenti e gli stessi calciatori.

Secondo le ultime notizie che arrivano dalla Francia il presidente, Nasser Al-Khelaïfi, si è mostrato favorevole a un'ipotesi dl genere. Lo ha fatto in maniera molto chiara – stando a quanto riporta il quotidiano "L’Equipe" – nella giornata di lunedì, nel corso di una conferenza telefonica con la Lega francese: è stato allora che il "taglio dei salari" è divenuta idea concreta anche da parte del facoltoso imprenditore qatariota. Neymar, Mbappé e Cavani sono i calciatori che attualmente guadagnano di più nella rosa dei capitolini.

Chiamatelo pure "effetto domino". In che senso? Il via libera lo ha dato il Barcellona, citato come esempio proprio dal massimo dirigente del Paris Saint-Germain. Per la serie: se il club catalano, uno dei più importanti e ricchi al mondo, opta per una soluzione del genere perché non farlo anche noi?

Un esempio che verrà calato anche nella realtà francese: quale saranno le proporzioni al momento non è chiaro ma la linea d'indirizzo è stata tracciata anche in virtù dei parametri stringenti della Uefa e della necessità – al netto di eventuali "concessioni" vincolate alla situazione contingente – di garantire il giusto equilibrio tra entrate e costi della rosa: al momento, a fronte di un fatturato da 637 milioni, il budget di spesa è arrivato a quota 371 milioni.

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