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Finiamola qui, di questo passo la finale è Barcellona-Bayern

Catalani e bavaresi autentici incontrastati protagonisti di Coppa. Spietati, belli, perfetti. Dopo solo cinque giornate di Champions hanno già ipotecato la finale di San Siro. Blaugrana tra i top team più prolifici d’Europa a quota 1029 gol.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Champions ha già decretato il proprio verdetto dopo solo cinque turni di Coppa. In due si giocano la finale, altro che gironi di qualificazione, ottavi, quarti, semifinali. A San Siro si può già installare la scenografia che porta i colori del Barcellona e del Bayern Monaco. Sono loro le due finaliste dell'edizione 2014/2015, non c'è storia, non c'è scampo. Tanti saluti al Real Madrid di un Benitez che si sta già leccando le ferite, ad una Juventus che vice campione l'anno passato oggi rischia di fare la comprimaria, le inglesi che si alternano tra brutte figure e fiatone grosso. I numeri dicono che tutto è già deciso, ma anche il gioco, la qualità, la realtà.

Manite e gol d'autore – Due autentiche macchine da gol e da spettacolo. Barcellona e Bayern, la premiata ditta B&B che sta monopolizzando la scena europea senza che nessuno possa reggere il confronto. Nemmeno a distanza. Con i catalani di Luis Enrique che appaiono addirittura migliorati, più forti, rispetto alla scorsa stagione dove fecero incetta sia in Liga e che in Champions di vittorie e trofei. I ‘marziani' son tornati e che la ‘super manita' rifilata alla Roma non inganni: è la semplice conseguenza di un gioco tanto sublime da rasentare la perfezione e l'eventuale inconsistenza avversaria è semplicemente frutto di una supremazia in tutto.

Perfezione azulgrana – Quattro successi e un pareggio (quello al debutto all'Olimpico) arrivato in fase di rodaggio, grazie al gran gol di Florenzi. Poi, il dominio. 14 gol fatti solo 3 subiti, una qualificazione ottenuta con tre giornate d'anticipo per manifesta superiorità. Il solito modo di intendere il calcio: possesso, torello, verticalizzazioni, gioco di squadra, tocchi di prima, passaggi a memoria. L'avversario è quasi un cartonato da allenamento, chiunque esso sia: Roma, Real, Liga, Champions poco importa a Messi e compagni.

Guardiola 2.0, mas que Barça – Dall'altra parte gli fa eco il Bayern Monaco, altra superpotenza in casa e fuori. Tra le mura tedesche incontrastata corazzata di Bundesliga, in Europa fenomenale macchina da battaglia capace di lasciare sul campo solo le briciole a chi ha il dispiacere di incontrarla. In panchina Guardiola 2.0, lo stesso che aprì il ciclo a Barcellona, lo stesso che a Monaco si è saputo reinventare e ricreare proponendo un gioco diverso ma sempre uguale a se stesso: velocità, tecnica, possesso palla. Dimenticando di essere in una terra dove la concretezza è tutto e forse anche per questo mai amato fino in fondo.

Tra i top team più prolifici in coppa – Stessi numeri del Barça, con quattro vittorie e una sconfitta (contro l'Arsenal)  ma con la qualificazione già in pugno. Per i bavaresi 17 reti all'attivo, 3 subite: una portaerei del gol che non guarda in faccia a nessuno e che viaggia a una media di oltre tre gol a match. Nessun altro nella fase a gironi attuale ha fatto meglio e non è un caso se proprio il Bayern è sul podio della speciale classifica dei club che hanno segnato di più nella storia della Champions League e di tutte le coppe europee: terzo a quasi 850 reti, dietro al Real Madrid (1026) e al Barcellona (1029).

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