Fine di un mito, Rivaldo dice addio al calcio giocato

Un altro campionissimo appende le scarpette al chiodo: Rivaldo giocherà sabato la sua ultima partita in carriera, quando prenderà parte alla sfida tra il suo Mogi Mirim ed il Luverdernse. Il brasiliano, che della squadra paulista è anche il Presidente, giocherà dunque al Romildo Ferreira (stadio casalingo che è intitolato proprio al padre di Rivaldo) i suoi ultimi novanta minuti nella Serie B brasiliana.
Quarantatré anni, un figlio che sembra già prendere la strada del padre, ed una valanga di trofei vinti con i club con cui ha giocato e con la Seleçao. Rivaldo è tra i pochi calciatori nella storia ad aver vinto un campionato in tre continenti differenti (senza dimenticare una sua breve parentesi in Africa): da quello brasiliano con il Palmeiras a quelli europei di Spagna e Grecia rispettivamente con Barcellona ed Olympiakos, passando per il campionato uzbeko vinto con il Bunyodkor. Complessivamente, con i club in cui ha giocato, ha vinto dieci campionati (tre con il Palmeiras, due con il Barcellona, tre con l'Olympiakos, due con il Bunyodkor), cinque coppe nazionali (una con il Barcellona, una con il Milan, una con il Bunyodkor e due con l'Olympiakos), oltre a due Supercoppe Europea (una con i blaugrana ed una con i rossoneri) ed una Champions League (ancora con i rossoneri).
A questi, si aggiungono i trofei con la Seleçao che vanno dal bronzo olimpico di Atlanta 1996, una Confederations Cup (1997), una Copa América (1999) ed il Mondiale in Corea del Sud e Giappone (2002). Tanti anche i titoli individuali: tra i più importanti, il titolo di capocannoniere della Coppa America, quello di FIFA World Player e Pallone d'Oro (tutti e tre vinti nel 1999), il titolo di capocannoniere della Champions League 1999/2000 e quello di bomber del campionato uzbeko del 2009. Complessivamente, lascerà il calcio giocato dopo quasi 900 presenze ed oltre 400 gol. Il calcio perde un'altra grande icona.