Finale Spagna-Olanda Mondiali 2010: l’arbitro Webb si sfoga con la stampa

Sicuramente la designazione dell'inglese Webb per la finalissima mondiale, appariva una garanzia per l'ottima gestione del match vista la longeva esperienza britannica del'arbitro designato, dotato di un aplomb capace sempre di conciliare i giocatori in campo.
Alla fine invece la scelta si è rivelata catastrofica: una pioggia di cartellini gialli, ben 14 che hanno dimostrato l'assoluta incapacità del direttore di gara di placare gli animi durante il match; un cartellino rosso per Heitinga, a fronte dei 3 o 4 che avrebbe dovuto tirar fuori per i falli killer dei giocatori olandesi (come Van Bommel e De Jong); un rigore solare non assegnato alla Spagna; e poi un calcio d'angolo sacrosanto, che avrebbe visto come si suol dire anche una talpa, in occasione dell'azione dalla quale poi è nato il gol che ha deciso Sudafrica 2010. Insomma un disastro completo, che ha mandato in bestia Sneijder e compagni, ma che in caso di vittoria olandese avrebbe provocato una rivoluzione in Spagna. A distanza di qualche giorno, placati gli anni il calvo Webb è intervenuto sulle colonne del "Sun" raccontando le sue "traumatiche" sensazioni: "Sono state le due ore più difficili della mia carriera, mi sento fisicamente e mentalmente provato – ha detto Webb -. La Fifa ha garantito un sostegno costante, non solo per la finale ma per tutto il torneo".
Verrebbe da dire quasi quasi poverino, ma in realtà più che difenderlo la FIFA lo ha letteralmente lanciato allo sbaraglio, viste le epurazioni di Busacca e Rosetti che forse più di lui avrebbero garantito il buon svolgimento della finale.
Marco Beltrami