Finale di Coppa Italia, Buffon: “Noi della Juve promettiamo impegno e lealtà”
Juventus e Milan ospiti al Quirinale. Dinanzi al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le due finaliste hanno vissuto il primo atto ufficiale della finalissima di Coppa Italia che si giocherà mercoledì sera (ore 21, diretta tv e in streaming su Rai Uno). Ospiti del Capo dello Stato, dopo il rituale omaggio e il saluto alle delegazioni, è toccato ai capitani prendere parola e leggere il messaggio dopo il riferimento da parte del Presidente all'atteggiamento dei 22 in campo che può far ‘passare inosservata' anche la figura dell'arbitro. A leggere il messaggio dei bianconeri è stato Gigi Buffon.
Ringrazio il Presidente per averci trasmesso questo invito che abbiamo raccolto con grande gioia – ha ammesso il portiere bianconero -. Siamo qui a rappresentare il calcio italiano per quella che sarà una semplice finale di Coppa Italia ma è una Coppa che in questi anni è stata rivalutata rispetto ad anni addietro dove era svilita. E' un paragone semplice per capire che, quando ci sono idee e sentimento, si può rendere bello anche qualcosa che è in declino. Il calcio e le istituzioni del calcio sono state brave. Noi sappiamo quel che significa rappresentare Juventus e Milan, cosa significherà giocare davanti a milioni di appassionati.
Lealtà, segnali distensivi, impegno: le parole che il numero uno della Juventus scandisce nel corso del suo intervento filtrando orgoglio quando ammette che "l'Italia non può essere un Paese mediocre".
Speriamo in uno spettacolo meraviglioso, noi promettiamo impegno e lealtà, saremo i primi a stringere la mano i vincitori se dovessero essere i rossoneri e mi auguro possa essere lo stesso viceversa. I segnali distensivi non fanno bene solo agli uomini di calcio ma alla società. C'è qualche problema a livello politico – ha aggiunto Buffon – non è compito e affar mio. Gli italiani le chiedono di renderci orgogliosi e di avere fiducia in un futuro prosperoso sotto ogni punto di vista. Lo meritiamo per la storia che abbiamo e ce lo dobbiamo tutti quanti, l'Italia non può essere mediocre. E' sempre stata un'eccellenza e dovrà continuare ad esserlo, per questo ci affidiamo alle persone di valore e capaci come lei".