Finale di Coppa Italia 2012: la prima volta di Conte e Mazzarri
Una finale di Coppa Italia così nessuna l'avrebbe mai pronosticata ad inizio stagione. Juventus – Napoli è la partita più bella che tutti i tifosi potevano sognare con i neo campioni d'Italia che si confrontano con una tra le squadre protagoniste della stagione appena conclusa.
Per la Juventus, l'occasione di confermare che il successo tricolore non è stato solamente un caso, difendendo quella imbattibilità che già il presidente Agnelli ha ricordato essere diventata ‘storia', per un obiettivo che mai prima d'ora è riuscito ad altre squadre italiane. Per il Napoli, la sfida di Roma significa giocarsi il primo trofeo prestigioso dopo essere risorti dalle ceneri, in un progetto a lunghissima gittata voluto dal presidente De Laurentiis, dopo essersi confrontati con le big europee in Champions League e proprio contro i più odiati rivali bianconeri.
Il pronostico?
Se si dovesse seguire il filo del destino che la massima competizione continentale ha riservato al ‘piccolo' Chelsea di Di Matteo neo campione d'Europa sul Bayern ai rigori, la Coppa Italia dovrebbe arridere a chi parte sfavorito, cioè il Napoli come ha ammesso onesatmente Walter Mazzarri, per una volta senza scaramanzie ma semplicemente comparando i ‘numeri' stagionali della Juventus con quelli del suo Napoli.
Sotto il segno di Pirlo e Del Piero – La Juventus di Antonio Conte confermerà probabilmente il 3-5-2 che tanti punti ha portato in campionato, dopo aver mutato dall'iniziale 4-2-4. Già in campionato, contro il Napoli ha fruttato ben 4 punti conquistati sui 6 a disposizione, nel doppio confronto stagionale tra le due squadre. Senza Giorgio Chiellini, infortunato e in attesa di ritornare a disposizione di Prandelli per l'appuntamento di giugno con gli Europei, Conte dovrà puntare su Caceres.
La difesa della Juventus (la migliore del campionato) può far affidamento comunque su un terzetto molto affidabile, completato da Bonucci e dall'ottimo Barzagli, che ha rinnovato il contratto al 2015. Sulle fasce, Lichtsteiner a destra e molto probabilmente Estigarribia a sinistra (proprio come all'andata), promettono copertura per frenare le possibili incursioni del Napoli con Maggio e Zuniga. Ma sarà a centrocampo la vera forza della squadra campione d'Italia, che può contare sulla classe cristallina di Andrea Pirlo: dal piede fatato dell'ex rossonero partono tutte le azioni offensive della squadra con l'appoggio di Vidal e Marchisio al suo fianco.
Con loro, si moltiplicano le frecce offensive all'arco di Conte che in attacco, al fianco di Del Piero, per l'ultima volta capitano bianconero titolare, dovrà scegliere se puntare su Vucinic o Borriello: una valutazione importante, perché con il primo si giocherebbe soprattutto palla a terra, con il secondo ci sarebbe maggiore attenzione alle palle alte.
Lavezzi e Cavani decisivi – Walter Mazzarri punterà invece sulla voglia di rivincita di un gruppo ‘ferito' dopo la delusione per la mancata qualificazione Champions. Sono tante le motivazioni che possono far superare la non ottimale forma fisica degli azzurri seguiti a Roma da 30 mila rtifosi partenopei.
Partire bene, quindi, risulterà particolarmente importante per un Napoli che potrebbe calare alla distanza con il rischio di arrivare a fine gara col fiatone e le idee confuse: Dzemaili dovrà sostituire lo squalificato Gargano dedicandosi soprattutto alla marcatura di Pirlo. Lo svizzero avrà l'arduo compito di limitare il fuoriclasse bianconero e anticiparlo dovrà essere il leitmotiv del centrocampista di Mazzarri.
Per il resto, il Napoli proverà a giocare utilizzando le sue caratteristiche migliori: bisognerà puntare sul gioco in velocità, capitalizzando al massimo ogni occasione che si presenterà davanti a Storati, titolare di Coppa al posto di Buffon anche in finale. Le fasce dovranno essere molto ben coperte, come già detto, con Maggio e Zuniga. A destra ed al centro, però, i difensori bianconeri Bonucci e Barzagli possono patire la rapidità di Lavezzi (preferito a Pandev), che potrebbe risultare la vera arma in più per gli azzurri se riuscirà a isolarsi dai possibili fischi che arriveranno da alcuni tifosi delusi per il suo oramai certo addio al Napoli. Il tutto però, dovrà essere sostenuto da tanta attenzione in difesa, perché la Juve in contropiede può fare davvero male. E puntare sull'uomo decisivo nelle gare che contano: il Matador, Cavani.
Proprio l'uruguagio e il Pocho Lavezzi potranno regalare grandi gioie ai tifosi azzurri. Sono loro gli elementi in più di Mazzarri che potranno regalare gol o assist vincenti in 90 minuti dove potrebbe accadere di tutto, insieme al ‘terzo tenore' Hamsik, il Del Piero napoletano.
La vigilia bianconera – Antonio Conte sarà alla sua seconda da ‘debuttante'. Dopo il campionato, toccherà alla Coppa Italia. Non una Coppa qualunque ma quella che potrebbe valere una stella d'argento simboleggiante la decima vittoria nel trofeo nazionale. l'appuntamento col destino ha, dunque, un valore aggiunto per il tecnico leccese: "È una bellissima sensazione e un’emozione unica essere qui. È la mia prima volta da allenatore, e questa finale è il coronamento di una grande stagione. Domani abbiamo l’occasione di alzare un altro trofeo e ci sono grandi stimoli.
Arriviamo a questa vigilia dopo aver vinto e festeggiato, però è arrivato il momento di pensare alla finale. È giusto aver celebrato lo scudetto, abbiamo capito di aver fatto qualcosa di straordinario ma ho detto ai ragazzi di chiuderla con i festeggiamenti perché c'è un impegno importante, al quale teniamo, e per raggiungere il quale abbiamo faticato tant. Contro di loro abbiamo già dato una prova di forza, ho a disposizione un gruppo d’acciaio. Loro sono la peggiore squadra da incontrare in una finale, in Champions ha fatto grandi cose, saranno motivatissimi, giocheranno al 110%"
La vigilia azzurra – A Conte ha risposto a distanza, Walter Mazzarri che vive la vigilia con la consapevolezza di non essere favorito ma anche con la convinzione di giocarsi una chance unica: "E’ incredibile giocare questa gara per noi, per i tifosi e per la società. Siamo carichi, dobbiamo stare tranquilli, fare il nostro gioco e portare a casa il risultato. Nell’ultima gara di campionato contro la Juventus abbiamo messo in campo poca intensità ed abbiamo perso in malo modo. Loro partono favoriti, li rispettiamo molto ma dobbiamo giocarci le nostre carte.
Non ho bisogno di preparare psicologicamente i miei ragazzi, già conoscono l’importanza di questa partita. La Juventus è favorita, ha fatto un gran lavoro sia sul mercato che sul campo, ma voglio che i miei calciatori siano adrenalinici e non tesi. Il modulo non è un problema, la Juventus contro di noi si è adeguata al nostro stile di gioco cambiando il prorpio schieramento. Questo fa capire che tatticamente abbiamo fatto grandi cose in questi due anni e mezzo”.
Una curiosità: sia per Conte che per Mazzarri sarebbe, in caso di successo, la prima volta da allenatore. Per il bianconero in modo assoluto, per il tecnico degli azzurri potrebbe rappresentare la prima vittoria in Coppa Italia, alla seconda occasione.