0 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Finale Champions League 2011: per Van der Sar sarà l’ultimo match ufficiale in carriera

Il portiere del Manchester United appenderà scarpette e guantoni al chiodo dopo la partita con il Barcellona.
A cura di Redazione Sport
0 CONDIVISIONI
Finale Champions League 2011, Van der Sar

Per Edwin Van der Sar l’oramai imminente finale di Champions League avrà un significato del tutto particolare. Oltre che essere la sfida tra i più grandi club dell’ultimo lustro in Europa e la rivincita della finalissima di Roma di appena sue anni fa, per il portiere olandese sarà l’ultima gara ufficiale prima di appendere le scarpette e i guantoni al chiodo. L’ex estremo difensore della Juventus, che in bianconero ha vissuto due anni caratterizzati da poche luci e da molte ombre, lascerà definitivamente il mondo del calcio dopo ben ventuno anni tra i professionisti anche tra le fila di Ajax, Fulham e Manchester United. Alla corte di Sir Alex Ferguson è approdato nel 2005, dove ha conquistato quattro Premier League, tre Coppe di Lega, tre Community Shield e una Champions League.

La decisione di Van der Sar è stata presa oramai da tempo, come ha spiegato lo stesso portiere in conferenza stampa: “Sono sereno. La mia carriera è già durata un paio d' anni più di quello che pensavo e speravo. Ora è il momento giusto per chiudere. Non perché abbia qualche problema fisico, o perché non mi piaccia più allenarmi. Semplicemente, ho capito che non potrò più migliorare, né fare progressi. Allora è meglio ritirarsi adesso, ancora al top”.

Tuttavia, annunciare il ritiro dal calcio giocato in occasione di questi grandi appuntamenti non ha portato molta fortuna ai calciatori in procinto di smettere. Basti pensare a Zinedine Zidane nella finale di Coppa del Mondo del 2006 –  poi vinta dall’Italia di Marcello Lippi – oppure come capitato a Giovanni Van Bronckhorst, connazionale di Van der Sar, che si è ritirato dopo Spagna-Olanda di Sudafrica 2010. Il 41enne portiere olandese, però, vuole essere l’eccezione che conferma la regola, magari rivelandosi ‘man of the match’ – come accadde nella finale del 2008 contro il Chelsea – per sollevare al cielo la terza Champions League in carriera e per poter salutare il mondo del calcio nel migliore dei modi.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views